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Cronaca

Rifiuti, de Magistris: “Non c'è nessuna emergenza”

Secondo il sindaco c'è stato solo un momento di difficoltà. Per Del Giudice il problema è il conferimento negli impianti

Sul fronte della raccolta dei rifiuti "abbiamo avuto un momento molto critico dopo l'Epifania, ma non si può parlare di disastro ambientale o emergenza. Il sistema è fragile e registriamo un'attenzione non adeguata da parte di chi garantisce i flussi agli Stir, cioè la Regione Campania". Lo ha detto il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, intervenuto questa mattina a Radio Crc. "Il tema - ha spiegato - è legato a un affanno complessivo del sistema. È aumentata la quantità di rifiuti portati agli Stir per ragioni varie, un po' perché durante vacanze c'è un consumo maggiore dei cittadini e un po' perché c'è una massa enorme di persone che non c'è in altri periodi dell'anno, un po' perché gli Stir lavorano anche meno durante le festività. Siamo sempre appesi a un filo, in passato si rimediava con il sito di trasferenza provvisorio Icm nell'area orientale, oggi adibito solo a raccolta di alcune tipologie di rifiuti per la giusta protesta dei cittadini".

"Ma - ha aggiunto - mentre prima portavamo agli Stir una media di 800-900 tonnellate al giorno di rifiuti ed eravamo autorizzati a portarne 900 per mantenere l'equilibrio, oggi siamo a 1.100 e, durante le feste, anche 1.200 tonnellate al giorno. Dovremmo essere autorizzati a portare negli Stir 300 tonnellate in più al giorno, ma questo non ci è stato garantito e ha prodotto un affanno". De Magistris ha comunque assicurato di "ritenere che stiamo entrando nella fase di risoluzione della crisi. Contiamo per questo fine settimana di risolvere le varie criticità".

Secondo l'assessore al ramo, Raffaele Del Giudice, il problema è il conferimento dei rifiuti non la raccolta. "A terra abbiamo poco più di 300 tonnellate di rifiuti. Il problema non è la raccolta ma lo smaltimento. Se ci mettono in condizioni di far scaricare i camion in 36 ore sarà tutto ripulito". A parlare è l'assessore all'ambiente del Comune di Napoli, Raffaele Del Giudice. Per l'assessore Del Giudice, inoltre, non è "un caso se i problemi maggiori si registrano a Ponticelli e a Pianura, due quartieri periferici dove vengono a depositare i sacchetti anche cittadini di altri centri". "Noi, come Comune di Napoli, abbiamo fatto ricorso per otto anni al sito Icm, un polmone che ci ha consentito di superare i rallentamenti e abbiamo offerto così ad altre realtà - prosegue Del Giudice. - Non voglio corsie riservate - dice ancora l'assessore - o privilegi ma chiedo solo che la terza città di Italia sia messa in condizioni di scaricare i rifiuti. Mi facciano liberare i camion e la città sarà come sempre pulita.

È di circa 900 tonnellate di rifiuti il quantitativo raccolto stanotte da Asia, l'azienda di igiene urbana, a Napoli, dove però molti cumuli di immondizia restano nelle strade. Resta un arretrato di circa 200 tonnellate al termine di ogni notte che se non otteniamo la possibilità di effettuare dei conferimenti straordinari negli impianti restano in terra e si accumulano ogni giorno con i rifiuti normalmente prodotti dalla città". È questo il nodo che sta caratterizzando Napoli in questi giorni in cui molti cumuli di rifiuti sono riapparsi anche in centro oltre che nelle periferie, interessate dal fenomeno già da diverse settimane.

Intanto gli stir, gli impianti che vagliano i rifiuti e lo reindirizzano alla differenziata o all'inceneritore di Acerra per il tal quale, sono in affanno e anche oggi molti dei camion che hanno raccolto stanotte sono in coda in attesa di sversare. A rendere più grave la situazione sono anche i dati resi noti ieri dall'Agenzia sulla qualità dell'aria ad Acerra che hanno fatto scattare un'allerta per l'inquinamento da polveri sottili per le giornate del 6 e 7 gennaio. Dato che, spiega però l'agenzia regionale competente Arpac, potrebbero essere scaturiti da un malfunzionamento della centralina di rilevamento. Cumuli di rifiuti restano quindi a Napoli in diverse zone, dai quartieri di Ponticelli e Scampia, fino al Vomero e ad alcune strade del centro storico. 

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