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Cronaca Bagnoli / Via Coroglio

Città della Scienza, l'impegno degli italiani in America per la ricostruzione

Pronta a scendere in campo anche la rete museale Astec: è l'ambasciata americana a comunicarlo a Vincenzo Lipardi, consigliere delegato della Fondazione Idis. La gara di solidarietà non si ferma

L'incendio doloso che ha distrutto La Città della Scienza colpisce l'intera nazione e persino gli italiani residenti all'estero. Tutti si sono sentiti coinvolti e in tanti si stanno attivando per partecipare alla 'rinascita'.

Per ricostruire Città della Scienza, dopo il partecipatissimo flash mob cittadino che ha visto oltre 10 mila persone in piazza, ora si mobilitano anche gli italiani d'America. Ed è pronta a scendere in campo anche l'importante rete museale americana Astec. Ad annunciarlo - senza nascondere l'orgoglio ma anche un pizzico di emozione - è Vincenzo Lipardi, consigliere delegato della Fondazione Idis che gestisce la Città della Scienza di Napoli. A comunicarglielo è stata la stessa ambasciata americana in Italia. Dopo le fiamme di lunedì scorso che hanno devastato un parte dei locali, la gara di solidarietà per ricostruire la Città della Scienza non si ferma. Una grande iniziativa, dice ancora Lipardi, verrà anche lanciata da Federcultura che vuole mobilitare i nuovi parlamentari e il futuro governo del Paese.
E sulla questione di un eventuale spostamento del centro per scienze, Lipari spiega: "Quando sono state abbattute le torri gemelle nessuno ha pensato di farle altrove. Ed erano due torri mentre qui parliamo del primo museo della scienza italiano". Una struttura che, a giudizio del consigliere delegato, "è un presidio di democrazia nel quartiere di Bagnoli, un luogo visitato da 'facce belle' e per questo non può essere messo in discussione". 

Dalla Fondazione Idis c'è, inoltre, l'impegno a riprendere subito tutte le attività: "Noi vogliano riaprire almeno un primo pezzo con una piccola attività
espositiva", aggiunge Lipardi.

Previsti, inoltre, per giugno importanti appuntamenti con i giovani studenti: le imprese del polo tecnologico di Campania Innovazione a Città della Scienza ospiteranno centinaia di studenti degli istituti tecnici, in particolare di Scampia, per un primo contatto con il mondo del lavoro per il progetto Job Learning di Unioncamere e della Regione Campania, rivolto in particolare agli studenti del quarto anno degli istituti tecnici di Napoli e Caserta.

Impegno anche da parte dell'agenzia ANSA, che ha deciso di partecipare a questa sfida "che vede insieme Napoli, la Campania, l’Italia e l’Unione Europea in un grande lavoro di squadra".

L'Ansa, parteciperà creando uno spazio informativo sui fatti e sulle idee di tutti coloro che sono in campo per restituire, alla societa’ civile e alla comunita’ scientifica, un’istituzione e una struttura d’impareggiabile valore, anche simbolico. Uno spazio aperto anche ai contributi d’idee di coloro che vogliono essere e sentirsi protagonisti di una mobilitazione di persone e coscienze affinche’ la Citta’ della Scienza, spenti i riflettori della cronaca, non muoia a causa di un incendio. 

Intanto, vanno avanti le indagini per individuare i responsabili dell'incendio. Gli inneschi - secondo una prima ricostruzione - sono stati molteplici e le fiamme si sono propagate in pochissimi minuti. Per Lipardi ad accedere il fuoco "sono state mani di professionisti".

Sull'argomento si è espresso anche il magistrato Raffaele Cantone: "Faccio fatica a credere che si tratti di un fatto di camorra", ha dichiarato Cantone, durante l'inaugurazione del corso universitario sulla legislazione antimafia, che ha però precisato di "non avere elementi maggiori di quelli in possesso dalla cittadinanza". Il magistrato ha espresso la sua opinione secondo cui "la camorra non avesse particolare interesse a bruciare Città della Scienza". Per Cantone sarebbe da escludere anche un'azione legata alla bonifica dei terreni di Bagnoli. Il magistrato è portato ad escludere anche una possibile pista eversiva. "Credo - ha aggiunto - che tra le due ipotesi ve ne siano tante altre come la criminalità comune, interessi di altri tipo, tutte alternative che la magistratura prenderà in considerazione". Dal pm un invito infine a non ricondurre sempre tutto ciò che accade alla camorra, perché "da napoletano mi sono anche un po' stancato che per ogni cosa che accade in città si pensi subito alla camorra. Lo si è fatto per l'emergenza rifiuti, in cui poi abbiamo visto che la camorra ha lucrato ma non è stata la causa".
(ANSA)

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