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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Torre annunziata

Torre Annunziata ricorda le vittime della strage di Sant'Alessandro

L'associazione anti-mafia "Libera- Staiano e Pastore" commemora la vittima innocente Francesco Fabbrizzi

A 32 anni da quella che fu una vera e propria strage la città di Torre Annunziata ricorda le vittime della strage di Sant'Alessandro del 26 agosto 1984. Per farlo si affida alla più importante associazione anti-mafia sul territorio, “Libera – Pastore e Staiano”, che ricorda la vittima innocente di quell'attacco di stampo militare. Si tratta di Francesco Fabbrizzi, riconosciuta dal ministero dell'Interno vittima innocente della criminalità organizzata. In quell'agguato, rivolto agli uomini di Valentino Gionta dai rivali della Nuova famiglia, rimasero uccise otto persone tra cui anche Fabbrizzi. Allora aveva 54 anni ed aveva una moglie ed un figlio ventenne. Venne utilizzato un commando di 14 persone, trasportate su un autobus rubato, che cominciò a far fuoco nei pressi del “Circolo dei pescatori” per un blitz di tipo militare che portò al ferimento anche di sette persone.

«Libera Pastore e Staiano lo ricorda con commozione e promette un impegno concreto per lo sviluppo civile e sociale del Rione Carceri. Francesco Fabbrizzi era un padre di famiglia completamente estraneo agli ambienti della criminalità. Fu coinvolto per caso nella cosiddetta Strage di Sant'Alessandro». A scrivere è il coordinatore oplontino dell'associazione, l'ex magistrato Michele Del Gaudio. « Fu un atto di guerra nei confronti del boss Valentino Gionta da parte dei gruppi rivali delle famiglie Bardellino, Alfieri e Fabbrocino. Dell'accaduto si occupò anche il giornalista Giancarlo Siani in un articolo dedicato ai rapporti tra i Nuvoletta e i Bardellino».  

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