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Cronaca

Dematerializzazione ricette, i medici di base napoletani: "Non basta. Non vale per le rosse"

"Per le ricette rosse (anticoagulanti nuovi, antidiabetici, farmaci psichiatrici, ossigeno) vige ancora l'obbligo di recarsi in studio", denuncia un noto medico di base napoletano

L’ordinanza, firmata dalla Protezione Civile, consente ai cittadini di ottenere dal proprio medico il "numero di ricetta elettronica" senza più la necessità di ritirarla fisicamente e portarla in farmacia. Basta infatti un codice per ritirare i farmaci direttamente in farmacia, evitando di recarsi in studio dal medico di base. 

Tale agevolazione, però, non riguarda tutte le prescrizioni, come denuncia a NapoliToday un noto medico di base napoletano: "Il problema sono le ricette rosse, quelle con farmaci con piano terapeutico (anticoagulanti nuovi, antidiabetici, farmaci psichiatrici, ossigeno) che ad oggi non si possono spedire alle farmacie e costringono i pazienti a recarsi dal medico, in quanto vengono prescritti dagli specialisti della Asl e distribuiti dalle farmacie ospedaliere. Tutta burocrazia inutile: il paziente deve ritirare la ricetta non dematerializzata dal medico generale, va in farmacia la ordina e la riceve il giorno dopo. Non è normale questa procedura nell'emergenza Coronavirus".

Per quanto concerne possibili alternative per rendere più efficace la normativa, ecco una soluzione: "Dematerializzare e poter spedire via mail ai farmacisti tutte le ricette", spiega il medico di base.

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