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Cronaca

Circumvesuviana tra le peggiori linee d'Italia: la classifica di Legambiente

Già "ai vertici" lo scorso anno, la Campania anche quest'anno ha Alifana e Circum in seconda posizione dopo soltanto la Roma-Ostia Lido. Dal 2010 inoltre treni regionali diminuti del 15%

Da un lato l'Alta Velocità, dall'altro un servizio con pochi e desueti treni, tanto da spingere i pendolari a ricorrere all'auto privata: il report "Pendolaria" di Legambiente descrive anche quest'anno una situazione del trasporto ferroviario italiano piuttosto negativa.
Male ancora una volta la Campania (già "ai vertici" lo scorso anno), che con Alifana e Circumvesuviana si piazza al secondo posto tra le peggiori linee del Paese, dietro soltanto alla Roma-Lido di Ostia.

Del rapporto degli ambientalisti sono state rese pubbliche soltanto alcune anticipazioni per ora. Stando ad esse, in Italia i convogli sono di età media pari a 18,6 anni. Vecchi, e sempre meno nel numero: in totale sono circa 3mila e 300 i treni in servizio nelle regioni, con una diminuzione dal 2010 a oggi pari al 6,5%. Diminuiscono soprattutto al Sud: il taglio è stato del 26% in Calabria, del 19% in Basilicata, del 15% in Campania, e del 12% in Sicilia.

Per quanto riguarda l'aumento dei biglietti, questo è avvenuto soprattutto nelle regioni del Settentrione. Il record va al Piemonte, con un +47%, cui seguono il +41% in Liguria e il +25% in Abruzzo e Umbria. Costi più alti per gli utenti "a fronte – spiega Legambiente – di un servizio che non ha avuto alcun miglioramento", mentre si registra "la totale mancanza di una regia nazionale rispetto a un tema che non può essere delegato alle Regioni senza controlli".

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