Piano emergenza Vesuvio, ecco la nuova “zona gialla”
Comprende 63 comuni tra le province di Napoli e Salerno, e tre quartieri della città partenopea. La Protezione civile ha 5 mesi per aggiornare il piano d'emergenza
Pubblicata oggi la nuova “zona gialla” relativa al piano di emergenza del Vesuvio. Comprende 63 comuni tra le province di Napoli e Salerno e tre quartieri del capoluogo partenopeo. L'area è stata stabilita attraverso una Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri (dello scorso 16 novembre) oggi pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale.
La zona gialla è quella che – in caso di eruzione – vedrebbe una parte del suo territorio esposto a “ricaduta di materiale piroclastico”, con un valore di carico superato con una probabilità del 5%. Per i comuni in questione sarà necessario adottare “misure di salvaguardia per la popolazione” nei momenti d'emergenza, quando sarà possibile effettivamente stabilire – in base a condizioni eruttive e vento – le zone interessate dalla ricaduta del materiale.
Dalla pubblicazione odierna Protezione civile, con la Regione Campania e sentita la Conferenza Unificata, avrà cinque mesi di tempo per fornire alle diverse componenti e strutture operative del Servizio nazionale indicazioni per l'aggiornamento dei piani d'emergenza.
La direttiva è un ulteriore passo in avanti verso un piano d'emergenza più completo, e segue quella del 14 febbraio 2014 sulla zona rossa e le successive “Indicazioni per l'aggiornamento delle pianificazioni di emergenza per rischio vulcanico della zona rossa dell'area vesuviana” del Capo del Dipartimento della Protezione civile, queste pubblicate lo scorso 31 marzo.