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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Protesta davanti all'Inps: "Cambiare i criteri del reddito di emergenza"

Un centinaio di persone hanno manifestato davanti alla sede napoletana dell'Ente previdenziale contro il criterio del decreto Rilancio che prevede la non cumulabilità dei sussidi a prescindere dall'importo

Oggi un centinaio di persone hanno partecipato al presidio sotto la sede principale dell'Inps di Napoli per protestare contro i criteri di esclusione dal "Reddito di Emergenza", un sussidio di povertà una tantum che nella sua palese inadeguatezza rischia però di non arrivare nemmeno alla metà dei potenziali beneficiari. L'articolo 82 de DL "Rilancio" prevede la non cumulabilità dei sussidi a prescindere dalla loro entità e quindi l'esclusione di tutti i nuclei famigliari che percepiscono ad esempio un assegno di Reddito di cittadinanza anche di poche decine di euro, una pensione sociale o magari un assegno di cassa integrazione nettamente sottovalutato dal fatto che una parte delle ore di lavoro erano in nero.

Protesta Inps Reddito di cittadinanza (Foto Reti sociali Emergenza Covid)

La Campania è la regione col più alto tasso di povertà in Italia, col maggior numero di percettori di Rdc e con un'estensione endemica di lavoro nero, lavoro informale, povero e non garantito. Rischia di essere quindi la più penalizzata da una misura concepita in maniera tanto discriminatoria. Proprio tre casi del genere si sono raccontati oggi in piazza. Il presidio, convocato dalle reti del mutualismo sociale e dai sindacati di base, con una partecipazione di diversi nuclei di famiglie interessate, si è concluso con un incontro con la dirigenza dell'Inps a Napoli e con l'impegno di trasmissione tramite il presidente Tridico di queste istanze nel dialogo col governo.

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