Whirlpool, la protesta si sposta all'Aeroporto di Capodichino
Gli operai hanno scelto un'azione pacifica, effettuando un volantinaggio volto a spiegare ai viaggiatori le proprie ragioni
Si è oggi spostata all'aeroporto di Capodichino la protesta dei lavoratori Whirlpool, il cui stabilimento in via Argine è destinato alla chiusura (e poi alla cessione) il prossimo primo novembre per decisione della multinazionale produttrice di elettrodomestici.
"Oggi protestiamo all'aeroporto perché la nostra vertenza arrivi oltreoceano - spiegano - Le multinazionali Usa devono rispettare i lavoratori italiani ed il Paese in cui hanno le loro aziende".
Whirlpool, scatta lo sciopero generale
Gli operai hanno effettuato volantinaggio nell'area partenze. Inizialmente sembrava volessero inscenare un'occupazione temporanea del sito, come quanto fatto nelle scorse settimane sull'autostrada A3. Poi si è scelta un'azione pacifica volta soprattutto a spiegare ai viaggiatori le proprie ragioni. Sul posto presenti anche le forze dell'ordine.
VIDEO - IL BLITZ DEGLI OPERAI WHIRLPOOL IN AEROPORTO
La conclusione della manifestazione
Gli operai hanno lasciato l'aeroporto intorno alle 12.30, per spostarsi in auto verso la fabbrica. All'esterno di questa, alle 13, è previsto un pranzo "per mostrare vicinanza e sostegno alla mobilitazione dei lavoratori in sciopero permanente". L'iniziativa è stata promossa dalla Rete di Solidarietà Popolare.
Aggiornato alle 13.00