Progetto "ninna ho" contro l’abbandono dei neonati
È in pieno svolgimento nella città di Napoli una campagna mirata del progetto ninna ho, un'iniziativa nazionale a tutela dell'infanzia abbandonata nata da un'idea della Fondazione Francesca Rava, che aiuta l'infanzia in condizioni di disagio in Italia e nel mondo, e del Network KPMG in Italia, la più importante piattaforma di servizi professionali alle imprese a livello nazionale e internazionale.
Obiettivo: informare le donne in grave difficoltà del diritto al parto in anonimato in qualsiasi ospedale italiano e della presenza di una culla termica salvavita presso il Policlinico Federico II di Napoli.
Grazie al sostegno della Marina Militare Italiana, da tempo al fianco della Fondazione Francesca Rava in attività di raccolta fondi in aiuto all'infanzia in condizioni di disagio, la campagna informativa, che si protrarrà fino ai primi di luglio, prevede 400 pendoli sugli autobus e 280 spot 30" su Radio Kiss Kiss, Radio Ibiza, Radio Marte e Radio CRC.
"Ci appelliamo ai media nazionali, territoriali, in particolare nelle città dove le culle sono state installate, tra le quali Napoli, affinché ci aiutino ad amplificare sempre più la conoscenza di queste possibilità salvando così preziose vite, delle donne e dei loro bambini", affermano i partner del progetto ninna ho Mariavittoria Rava, Presidente Fondazione Francesca Rava, e Marco Giordano, Partner e responsabile della sede KPMG di Napoli.
Il Progetto ninna ho, patrocinato dal Ministero della Salute e dalla Società Italiana di Neonatologia, è nato nel 2008 da un lato per informare le donne in grave difficoltà sulla possibilità prevista dalla legge italiana di partorire in qualsiasi ospedale italiano in modo sicuro con diritto all'anonimato e a non riconoscere il bambino, dall'altro per offrire un'alternativa ai gesti estremi di abbandono, ormai frequenti nelle cronache e che rappresentano un tragico fenomeno sommerso, con l'installazione di culle salvavita nelle immediate vicinanze di alcuni ospedali, collocate in piccoli fabbricati accoglienti e anonimi, collegati ai rispettivi reparti di neonatologia.
Ad oggi le culle del progetto ninna ho sono state donate al Policlinico Federico II di Napoli, all'Ospedale del Ponte di Varese, all'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, Azienda Ospedaliera di Padova e all'Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi di Firenze. Aderiscono alla campagna informativa anche l'ospedale Casilino di Roma e la Clinica Mangiagalli di Milano.
Il progetto ninna ho, inoltre, prevede attività di comunicazione e sensibilizzazione in 5 lingue. Leaflet, poster e locandine sono periodicamente distribuiti ove è presumibile possano essere visti dalle madri in difficoltà. È attivo il sito www.ninnaho.org con le informazioni sulle culle termiche, sulla legislazione vigente, sugli ospedali che aderiscono all'iniziativa. Un operatore specializzato dal lunedì al venerdì dalle ore 10 alle ore 15 risponde al numero verde 800 320 023 per fornire ascolto e orientamento alle donne in difficoltà.