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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Pozzuoli

Al via il processo al presunto aguzzino di Spike, il cane bruciato vivo a Pozzuoli

Movimento etico tutela animale e ambiente (Meta) e Partito animalista europeo annunciano manifestazioni di protesta contro il 24enne accusato del terribile gesto

La storia di Spike, il cane dato barbaramente alle fiamme e ucciso nel luglio 2014, arriva in tribunale. Inizia il processo al suo presunto aguzzino, un 24enne del rione Toiano a Pozzuoli, che secondo quanto ricostruito dai carabinieri puteolani avrebbe agito perché il cane si era accoppiato con la sua cagnolina.

Mentre Movimento etico tutela animale e ambiente (Meta) e Partito animalista europeo annunciano manifestazioni di protesta contro il terribile gesto, i padroni di Spike, una coppia di anziani di Arco Felice, si sono costituiti parte civile. Con loro anche il Comune di Pozzuoli, che ha dedicato al cane una statua riportante le parole di Victor Hugo: "Guarda negli occhi un cane e prova ad affermare che non ha un'anima".

"L'episodio accaduto a Pozzuoli – dichiarò al tempo il sindaco Vincenzo Figliolia – è un fatto che io e l'intera amministrazione comunale condanniamo senza mezzi termini. E posso assicurare che l'indignazione registrata in città, tanto nelle istituzioni quanto tra i cittadini, è stata veramente tanta". In più di 500 sfilarono per le strade della cittadina flegrea, arrivati da tutta Italia.

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