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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Boscotrecase / Via Carotenuto

Reperti archeologici nel giardino: tombarolo a processo

Il 63enne aveva scavato all'interno del suo giardino a Boscotrecase trovando due anfore d'epoca romana

Aveva provato a scavare all'interno del suo giardino alla ricerca di reperti archeologici forte del pregiato terreno su cui viveva. Ed era riuscito nel suo intento visto che aveva trovato due anfore d'epoca romana scavando un tunnel di 50 metri. È l'ora del processo per A.F. Il 63enne di Boscotrecase che si era improvvisato “tombarolo” all'interno del giardino di casa in via Carotenuto. Improvvisato fino ad un certo punto visto che già nel 1999 venne arrestato per furto aggravato di reperti archeologici. La storia si è ripetuta nel 2014 quando a scoprirlo furono i carabinieri della stazione di Trecase. Per quei fatti è partito il processo questa mattina dinanzi al tribunale di Torre Annunziata. L'accusa imputa al 63enne di aver scavato un tunnel di 50 metri ad una profondità di otto metri per riuscire ad arrivare a due anfore di epoca romana.

La provenienza dei reperti è stata accertata dall'allora direttore degli Scavi di Oplonti ed è stata consegnata al tribunale dal pm la lettera che ne attestava l'epoca a firma proprio di Lorenzo Fergola. Le due anfore vennero ritrovate dai carabinieri nascoste dietro una siepe dopo che i militari si erano accorti di come il terreno di una parte del giardino fosse completamente diverso dal resto della superficie indicando che era stato portato lì per coprire uno scavo. Scavo che hanno poi essere nascosto da una trave. I due reperti erano alti poco più di un metro ed erano leggermente lesionati. Nell'udienza di stamattina non si è fatto altro che valutare le questioni preliminari e dare il via al dibattimento con l'acquisizione documentale.

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