Morte ex Miss Campania, marito a processo: "L'amavo, non l'ho uccisa"
La 25enne nell'estate 2019 cadde dal balcone in un villaggio turistico calabrese. Paolo Foresta (36) l'avrebbe picchiata per gelosia e lei sarebbe caduta nel vuoto nel tentativo di sfuggirgli
Sta per cominciare il processo al marito di Annamaria Sorrentino, la 25enne di Melito ex Miss Campania che morì nell'estate del 2019 dopo essere precipitata dal balcone in un villaggio turistico. La ragazza – che si spense in ospedale dopo due giorni di agonia – era lì, a Parghelia nella provincia calabrese di Vibo Valentia, con l'uomo e due coppie di amici.
Paolo Foresta, oggi 36enne, è napoletano. È accusato di omicidio preterintenzionale ed il suo processo si terrà in Calabria, con la prima udienza fissata per il 15 novembre. "Non l'ho uccisa io. Io ero innamorato di mia moglie e di certo la sua morte ha provocato un immenso dolore nel mio cuore. Attualmente soffro di depressione", è quanto ha fatto sapere attraverso una nota.
Secondo l'accusa, l'uomo avrebbe picchiato la vittima per gelosia, e lei sarebbe precipitata dal balcone dell'appartamento nel tentativo di sfuggire alla presunta violenza da parte del marito.
"In questi anni – spiega l'imputato – sono stato massacrato da tutta Italia. Sono stato descritto come un mostro che ovviamente non sono. Ho partecipato a molte trasmissioni televisive con l'intento di raccontare come fossero andate davvero le cose. Con mille difficoltà, ho sempre cercato di spiegarmi ma essendo sordomuto non sono mai stato capito del tutto". Tutto il gruppo, dalla vittima passando per il marito, fino alle due coppie di amici, era di audiolesi.
"Per chi vive questa disabilità – va avanti Foresta – risulta difficoltoso esprimere con chiarezza tutto quello che si pensa e si vuole dire. È vero, io e Annamaria litigavamo come normalmente accade tra marito e moglie quando qualcosa non va. Sfido chiunque a dire che con il proprio partner non abbia litigato".
