Processo Davide rinviato, la soddisfazione dei familiari: "Per noi una vittoria"
Anziché produrre la sentenza nei riguardi del carabiniere che ha sparato, il giudice ha deciso di disporre ulteriori accertamenti, soprattutto a proposito di una perizia balistica molto contestata
Oggi sarebbe dovuto essere il giorno della sentenza per il carabiniere accusato di aver sparato a Davide Bifolco, uccidendolo, il 5 settembre del 2014. Il caso però, anziché volgere ad una conclusione, pare essersi riaperto: il gup ha disposto ulteriori accertamenti rinviando tutto a novembre.
Una vittoria per i parenti del 17enne originario del Rione Traiano, che giudicavano sbagliata perfino l'imputazione ai danni del militare, omicidio colposo anziché volontario.
"Il caso si è riaperto passando da omicidio colposo a volontario: penso che abbiamo vinto", è stata la reazione a caldo di uno dei fratelli di Davide. "Mio figlio era un ragazzino, non era un camorrista - ha spiegato invece la madre - Spero che la giustizia divina ce l'abbiano vicino".