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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca

Ucciso da un crollo nella Galleria Umberto, l'appello: due imputati rinunciano alla prescrizione

Inizia il processo d'appello per la morte del 14enne Salvatore Giordano

Si è tenuta la prima udienza del processo d'appello sulla tragedia della Galleria Umberto I, il crollo che colpì fatalmente - era il 5 luglio del 2014 - lo studente 14enne Salvatore Giordano. Di Marano, il ragazzino si spense in ospedale a causa del grave trauma riportato. A colpirlo, alla testa, era stato un pesante frammento di un fregio staccatosi dal monumento.

Intanto hanno deciso di rinunciare alla prescrizione due dei cinque imputati: si tratta di Franco Annunziata (dipendente comunale) ed Elio Notarbartolo (amministratore del condominio coinvolto nella tragedia).
Davanti ai giudici della prima sezione sono imputati anche Mariano Bruno, amministratore dello stesso condominio come Marco Fresa, e Giovanni Spagnuolo (all'epoca dei fatti dirigente comunale).

Il 19 settembre 2022 terminò il processo di primo grado. La famiglia del ragazzo, difesa dall'avvocato Sergio Pisani, ha ottenuto dal giudice Barbara Mendia la condanna dei cinque imputati e un'assoluzione.

Dieci anni dopo la tragedia

Il prossimo 5 luglio ricorrerà il decennale della tragedia. Il legale della famiglia ha inviato una lettera al sindaco di Napoli Gaetano Manfredi per chiedere di valutare l'opportunità "di installare sul luogo dell'accaduto una targa o un altro simbolo in memoria della giovane vittima che funga anche da monito perché eventi del genere non si ripetano mai più, iniziative intraprese in questi giorni per il giovane Giovanbattista Cutolo".

 

 

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