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Martedì, 30 Aprile 2024
Covid-19 / San giorgio a cremano

L'odissea di un contagiato Covid: "Bloccato in casa, ma dall'Asl nessun segno"

Con la quarta ondata sono tornate le lunghe attese per i tamponi molecolari. Il racconto di Stefano: "Sono positivo da una settimana". Il direttore sanitario della Napoli 3: "Non riusciamo a rispondere a tutti in tempi brevi"

Due anni quasi per riscoprirci al punto di partenza. La quarta ondata Covid fa riafforare criticità che avevamo scoperto nella primavera 2020. Oggi come allora, i cittadini che scoprono di essere positivi con un tampone antigenico effettuato in farmacia aspettano giorni, bloccati in casa, prima di essere contattati dalle Asl per il molecolare di conferma. 

Stefano R. è residente a San Giorgio a Cremano, Asl Napoli 3, ed ha scoperto di essere positivo tra Natale e Capodanno: "Ho effettuato un tampone antigenico privatamente perché ho avuto contatti con un positivo e ho scoperto di avere il Covid-19 - racconta - Era il 29 dicembre e ho provato a contattare il mio medico di base che, però, non ha risposto al telefono. Il giorno dopo un mio familiare si è recato allo studio del medico, scoprendo che si era preso il ponte libero e sarebbe tornato in servizio solo il 3 gennaio"

L'odissea di Stefano è solo all'inizio e il rientro del suo medico curante non sbroglia la situazione: "Quando ci ho parlato mi ha detto che la piattaforma sulla quale avrebbe dovuto iscrivermi non funzionava bene. In verità, ancora oggi non ho capito se il mio nome è inserito oppure no. I miei familiari si sono anche recati presso gli uffici dell'Asl Napoli 3, ma non hanno avuto alcuna risposta. Sono positivo da una settimana e ancora non sono stato contattato per il tampone molecolare di controllo". 

Per un paziente Covid, il tampone molecolare dell'Asl è fondamentale per due ragioni. In primis, per accertare la malattia e quindi poter accedere, una volta superata, al green pass anche senza il richiamo del vaccino. In secondo luogo perché senza un tampone negativo dell'Azienda sanitaria locale non potrà ritenersi guarito. "Sono in un limbo - si sfoga Stefano - E' possibile anche che quando l'Asl si degnerà di contattarmi risulterò negativo e per loro, ufficialmente, non avrò mai avuto il Covid. Ma la cosa peggiore è dover restare a casa per non so quanti altri giorni. I numeri verdi regionali e nazionali non rispondono". 

Che l'organizzazione del tracciamento abbia diverse falle lo dimostra anche un altro dettaglio relativo al green pass dell'utente: "Anche se sono positivo, il mio green pass è ancora valido. Quindi, se volessi potrei andare in giro senza problemi"

L'Asl Napoli 3 sembra in difficoltà nel rispondere alle chiamate. Lo ammette anche Gaetano D'Onofrio, direttore sanitario dell'azienda: "Siamo impossibilitati a dare risposte a tutti in tempi celeriAbbiamo aperto 13 drive-in, ma se ci sono 700 persone in attesa di tampone a Ercolano, 400 a Torre del Greco, 700 a Nola e via dicendo la lavorazione dei tamponi subisce un rallentamento. Noi abbiamo due macchine per processare i test, una a Nola e una a Castellammare, ma oltre un certo numero non possono lavorare". 

 Un problema senza soluzione, almeno fino a quando non caleranno i contagi: "Non credo che migliorerà prima del 20 gennaio quando il numero di positivo potrebbe ridursi. Al momento, in tutta l'Asl sono 12mila, cui si aggiungono i tamponi per le scuole che sono a carico nostro. Confermo che il tampone privato non è valido per poter terminare la quarantena e bisogna attendere quello dell'Asl. Capiamo che ci sono persone che attenderanno a casa anche dopo essersi negativizzati per diversi giorni, ma non possiamo fare diversamente". 

 

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