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Cronaca Pompei

Il ministro Bray: “A Pompei una soprintendenza speciale”

Massimo Bray ha spiegato il contenuto del decreto legge approvato sul sito archeologico. La soprintendenza Pompei-Ercolano-Stabia sarà separata da quella Napoli-Caserta

Il ministro dei Beni culturali Massimo Bray ha annunciato la costituzione dell'Unità Grande Pompei, una soprintendenza speciale che curerà il sito archeologico. Questa sarà separata dall'altra soprintendenza in fase di costituzione, ovvero Napoli-Caserta. “È stato deciso che ci sarà un direttore generale che garantirà il rispetto dei bandi, ed una sovrintendenza speciale per Pompei, Ercolano e Stabia”, ha spiegato il ministro, illustrando le misure contenute nel decreto legge sul sito archeologico campano.

Il decreto approvato dal Consiglio dei Ministri prevede che per gestire e coordinare gli interventi e gli appalti fuori e dentro il sito archeologico sia istituito un direttore generale, che dovrà “definire le emergenze, assicurare lo svolgimento delle gare, migliorare la gestione del sito e delle spese”. Questa figura sarà anche l'amministratore unico di “Progetto Pompei”, un organismo il cui compito sarà definire i tempi di realizzazione degli interventi e accumulare donazioni ed erogazioni liberali. Il direttore avrà il supporto di tecnici provenienti dall'amministrazione statale (massimo 20 persone) e di cinque esperti in materia giuridica, economica, architettonica, urbanistica e infrastrutturale.

La soprintendenza speciale per i beni archeologici di Pompei, Ercolano e Stabia sarà separata dal polo museale di Napoli e Caserta, dove nascerà la nuova soprintendenza speciale per i beni archeologici. Proprio a proposito della soprintendenza Napoli-Caserta è intervenuto il presidente del Consiglio regionale Paolo Romano. “Con la sua visita a Caserta, il ministro Bray conferma la grande attenzione del Mibac per il complesso vanvitelliano – ha spiegato – Attenzione che è anche una risposta alle continue sollecitazioni delle Istituzioni locali”.

“Nel corso dei precedenti incontri – ha aggiunto Romano – abbiamo impresso una svolta alla gestione ed al rilancio della Reggia, con la nascita del polo museale Napoli-Caserta. Avanti, dunque, con l'iter per concretizzare un percorso di autonomia finanziaria, aperto alla partecipazione dei privati, utile al rilancio della Reggia e, con essa, di Terra di Lavoro”.

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