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Cronaca

Addio Pino Daniele: ripercorriamo la sua vita

L'uomo in blues è stato un protagonista assoluto della musica napoletana. Una carriera scandita da innumerevoli successi

Si è esibito per l'ultima davanti al pubblico di Rai Uno per il concerto di Capodanno, Pino Daniele. Poi questa notte la morte, a causa di un infarto. L'uomo in blues è stato un protagonista assoluto della musica napoletana, la cui carriera è stata scandita da una incredibile serie di successi.

LA STORIA - Pino Daniele nasce a Napoli il 19 marzo del 1955, cresciuto da due zie, visto che i genitori versavano in difficoltà economiche. Folgorato da Elvis Presley impara a suonare la chitarra da autodidatta e inizia a dare vita alle prima band musicali della sua vita. Nel 1977, realizza il primo album, Terra Mia, in un cui fonde la cultura napoletana con il blues, dove traspare il Pino Daniele più autentico, che racconta i vicoli e i quartieri popolari di Napoli con grande maestria. Nell'album sono presenti canzoni indimenticabili come Napulè.

Nello stesso anno si sposa e nel 1979 pubblica l'album "Pino Daniele", dove è inserita la celebre Je' so' pazzo, Nero a Metà, uscito nel 1980, lo consacra invece grande pubblico e rappresenta forse il migliore album della sua produzione musicale, come riconosciuto anche dalla critica musicale. Inizia un periodo di ulteriori grandi album e di concerti dal vivo di grande rilevanza all'Olympia di Parigi, all'Apollo di New York e nel 1980 ebbe l'onore di aprire il concerto di Bob Marley a San Siro. Dopo pochi mesi terrà un indimenticabile concerto a Piazza del Plebiscito, il 19 settembre 1981, con duecentomila persone.

Indimenticabile poi la sua grande e sincera amicizia con un altro mito del cinema e non solo napoletano come Massimo Troisi, culminata anche nelle colonne sonore per i film: Ricomincio da Tre, Le Vie del Signore Sono Finite, Pensavo Fosse Amore Invece Era un Calesse.

Negli anni Ottanta viene colpito dal primo infarto che gli impedisce di esibirsi dal vivo. Escono altri album: nel 1988 Schizzechea,  nel 1989 Mascalzone Latino. Nel 1998 pubblica Yes I Know My Way con la collaborazione di Jim Kerr dei Simple Minds e l'anno dopo Come Un Gelato all'Equatore, inaugurando una nuova stagione della propria produzione musicale nella quale abbandona l'espressione dialettale per fondersi in misura ancora maggiore con la musica internazionale.

Seguono una serie di album di buon successo commerciale, meno amati magari dai suoi fans della prima ora ma che dimostrano comunque come la sua verve artistica sia lontana dall'essere esaurita, sino alla celebrazione dei suoi 30 anni di carriera con Tutta N'Ata Storia, dove in compagnia della sua vecchia band si esibisce in una serie di concerti in tutta Italia che hanno sbancato i botteghini, fino alla tragica e inaspettata fine, che ha colpito nel cuore tutti gli italiani che lo hanno amato.

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