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Cronaca Casandrino

Morta due volte per l'Inps: le verrà ridata la pensione

L'85enne Maria D'Angelo di Casandrino si era vista revocare due volte gli assegni di reversibilità ed accompagnamento per un'omonimia

Si conclude una vicenda a dir poco surreale che ha visto protagonista una donna di Casandrino di 85 anni. Maria D'Angelo riceverà di nuovo la pensione di reversibilità e l'indennità di accompagnamento revocatele dall'Inps che l'ha considerata morta, per ben due volte. L'anziana non dovrà attendere a febbraio 2019 per ottenere i versamenti che le spettano e che verranno erogati con effetto immediato. A comunicarlo è stato lo stesso ente di previdenza che vuole sanare così l'errore.

Due i casi che riguardano l'85enne: nel 2016 un errore di comunicazione da parte del Comune di residenza dell'anziana le bloccò l'erogazione delle pensioni di reversibilità e di accompagnamento. Per l'Inps risultò morta per diverso nonostante la rettifica. Per un anno non ha ricevuto nulla, poi il ripristino di quella di reversibilità mentre risultava in attesa ancora della pensione d'accompagnamento. L'udienza era fissata per febbraio 2019 quando lo scorso 1 ottobre arriva di nuovo il blocco anche di quella di reversibilità.

Motivo: la donna risultava di nuovo morta. Probabilmente a mettere in crisi gli enti preposti è stata l'omonimia che già in un primo momento le provocò il problema della negazione degli assegni. Oggi però è arrivata la comunicazione da parte della direzione provinciale dell'Inps che ripristinerà i pagamenti. Sulle responsabilità gli enti, Comune ed Inps si scambiano accuse reciproche.

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