Dopo una veloce indagine promossa dalla Commissione Trasporti del Comune di Napoli, il consigliere comunale Nino Simeone aveva denunciato - quaranta giorni fa - che una quota del pedaggio quotidianamente versato dai napoletani in Tangenziale (si parla del 35%, 35 centesimi sul pedaggio di 1 euro per le automobili) viene versata nelle casse dello Stato senza essere in alcun modo reinvestita sul territorio napoletano. Ne seguì una lettera indirizzata al Ministro competente, Danilo Toninelli, che in quel periodo, dopo la tragedia di Genova, sosteneva di voler rivedere le concessioni aventi a oggetto le superstrade e autostrade statali. 

La risposta in forma cartacea è arrivata oggi al consigliere Simeone, firmata da Vincenzo Cinelli, direttore generale per la Vigilanza sulle concessioni del Ministero dei Trasporti. "La riduzione del pedaggio non è accoglibile fino al rinnovo della concessione, nel 2037", questo il succo della missiva. La replica di Simeone: "Considerato che 5 o 6 milioni dei 70 o 80 circa incassati annualmente da Tangenziale vanno per l'ottima manutenzione effettuata, considerate anche le spese, resta comunque un patrimonio a disposizione dello Stato. Continuiamo a chiedere che venga messo a disposizione dei cittadini che pagano, attraverso la manutenzione degli svincoli, che è competenza comunale", spiega il consigliere. "Toninelli disse che bisognava rivedere le concessioni, e a Napoli, unica tangenziale a pagamento d'Europa, e l'occasione è propizia. Non si può aspettare il 2037 e far pagare per altri venti anni circa questo pedaggio ai napoletani, che affidano il 35% del loro pedaggio allo Stato e in cambio non ricevono un servizio adeguato". Il presidente della Commissione Trasporti Nino Simeone ha chiesto, nella lettera di risposta al direttore Cinelli, di avere un colloquio diretto con il Ministro Danilo Toninelli.