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Cronaca

"Pasquale ucciso come mio fratello Dario": vittime innocenti

Lunedì sera l'omicidio di un 30enne a Marianella. Pasquale Scherillo: "Era il 6 dicembre del 2004. Anche Dario fu scambiato per un'altra persona, un pusher. Bisogna una volta per tutte reagire"

Riceviamo e pubblichiamo:

"Leggo che le indagini dei carabinieri sull'omicidio di Pasquale Romano, ucciso lunedì sera a Marianella, si indirizzano sempre più decisamente verso l'errore di persona. Commesso da sicari sotto l'effetto della cocaina. Continuo a leggere che l''intera cittadina di Cardito è sconvolta. La sua famiglia è distrutta. E' gente perbene, tranquilla. Giuseppe Cirillo, sindaco di Cardito, parlando con l'agenzia Ansa, non riesce a farsi una ragione, conosceva personalmente Pasquale ed era un ragazzo senza grilli per la testa.

Tutto questo mi porta a rivivere le stesse sensazioni del 6 dicembre del 2004 quando fu ucciso mio fratello Dario Scherillo. Anche lui fu scambiato per un'altra persona, un pusher. Aveva lo stesso scooter, stesso colore. La famiglia di Pasqaule Romano adesso chiedono, urlano che vogliono che sia fatta chiarezza al più presto e che sia fatta giustizia. Urlano che non è possibile morire in questo modo, invece si sbagliano, si muore spesso in questo modo.

La città intera deve capire che questa di Scampia non è una guerra solo tra due o tre clan rivali, ma è una guerra dove entriamo a farne parte anche noi , improvvisamente , nel 2004 morirono innocentemente Antonio Landieri, Gelsomina Verde, poi mio fratello Dario, nel 2005 Attilio Romano. Ora è toccato a Pasquale. Bisogna una volta per tutte reagire, combattere, lottare, non dobbiamo aver paura.

Omicidio Pasquale Romano © Tm NewsInfophoto


Questo non è un film ma è la verità. Si scriveranno articoli e libri sulla storia di un ragazzo che aveva dei sogni. Era particolarmente felice perché tra qualche mese avrebbe avuto un contratto a tempo indeterminato e, quindi, avrebbe potuto fissare la data del matrimonio con la sua fidanzata residente nel quartiere dove è stato ucciso. Tutto svanito in un attimo, per mano della camorra, per colpa di una guerra che nonostante siamo in un paese in tempo di pace, ci fa vivere la vita come in trincea.

Sto male, mi sta tornando l'ansia, sono vicino alla famiglia Romano sia come cittadino che nonostante tutto ama questa città, sia come membro del coordinamento dei familiari delle vittime innocenti della criminalità".
Pasquale Scherillo

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