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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca Mugnano di napoli / Via Cesare Pavese

"La truffa del debito pubblico": a Mugnano incontro con Paolo Ferrero e Luigi de Magistris

Giovedì 29 gennaio, alle 17, il segretario nazionale di Rifondazione Comunista presenterà il suo libro. Ne discuteranno con lui anche il sindaco di Napoli e la consigliera comunale e metropolitana Elena Coccia

Si terrà a Mugnano, presso il centro sportivo Happy Life, giovedì 29 gennaio alle 17, la presentazione del libro "La Truffa del Debito Pubblico" del segretario nazionale di Rifondazione Comunista, Paolo Ferrero.

Con l'autore, ne discuteranno anche il sindaco di Napoli e della Città Metropolitana, Luigi de Magistris e la consigliera comunale e metropolitana Elena Coccia.

"Il libro - spiega il circolo di Rifondazione Comunista Napoli - spiega in modo semplice e chiaro come il debito pubblico italiano non abbia nulla a che vedere con la spesa pubblica, e men che meno con la spesa sociale. Come il debito pubblico italiano sia gonfiato artificialmente a causa degli interessi da usura volutamente pagati dallo Stato agli speculatori. Il debito pubblico, infatti, è aumentato repentinamente a partire dal 1991, quando il ministro del Tesoro Andreatta decise, con l’allora governatore della Banca d’Italia Ciampi, di rendere autonoma la Banca d’Italia, obbligando così lo Stato a finanziare il proprio debito pubblico attraverso i mercati finanziari. A partire da quella data gli interessi pagati dallo Stato sono schizzati alle stelle e con essi il debito, che dal 60% è passato al 120% in pochi anni.

L’esplosione del debito pubblico è diventata l’argomento per giustificare politiche di tagli e rigore. Così, dal 1992 la spesa pubblica è stata continuamente tagliata producendo un risultato straordinario: da quell’anno lo Stato registra un avanzo primario, cioè la spesa è regolarmente minore delle entrate, fatte salve le spese per interessi. In questo modo lo Stato è diventato in questi trent’anni una gigantesca idrovora che prende i soldi dalle tasche dei cittadini e li sposta nelle tasche degli speculatori e della rendita finanziaria. Il tutto è giustificato da un enorme debito pubblico che nulla ha che vedere con la spesa, perché è tutto integralmente dovuto agli interessi da usura che lo Stato paga agli speculatori. Il libro chiarisce i termini di questa gigantesca truffa e avanza proposte su come uscirne".

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