La camorra si sta di nuovo impossessando del mercato del pane. La denuncia è del consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli, che da assessore provinciale all’Agricoltura in precedenza aveva già più volte sottolineato il problema della panificazione abusiva in città.

“Purtroppo la camorra è tornata a mettere le mani sulla produzione e la commercializzazione del pane – spiega il consigliere – per finanziare i suoi illeciti e imporre il pagamento del pizzo a commercianti e imprenditori”.

Le dichiarazioni di Borrelli seguono l'operazione della guardia di finanza che ha fatto emergere come il clan dei Casalesi gestisse il monopolio della distribuzione nel Casertano. In particolare un imprenditore locale, considerato "il re dei prodotti da forno", pare ospitasse nei suoi uffici anche i summit del clan. In un blitz di fiamme gialle e polizia penitenziaria sono stati sequestrati beni per 18 milioni e arrestate 15 persone.

"Non ci sono stati oltre a quelli dei carabinieri i controli serrati previsti – prosegue – quindi ci ritroviamo con la camorra che riprende terreno". "Bisogna convocare il tavolo interistituzionale in Prefettura per mettere insieme le voci di istituzioni, forze dell’ordine e associazioni – conclude quindi l'esponente degli ambientalisti – e individuare la strada da seguire per combattere la camorra e salvaguardare imprenditori e commercianti, ma anche i consumatori, visto che il pane prodotto e imposto dalla camorra mette a rischio la salute dei cittadini”.