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Cronaca Marano di napoli

"Panchine Rosse" a Marano contro la violenza sulle donne

"Il segno tangibile, collocato in uno spazio pubblico, di un'assenza nella società causata dalla violenza". Su iniziativa dell'associazione Frida Khalo, un 8 marzo contro ogni abuso

Panchine Rosse sono state apposte questa mattina a Marano, in occasione della Giornata Internazionale della Donna, a piazza della Pace in via Cupa dei Cani, su iniziativa dell'associazione "Frida Kahlo - la città delle pari opporunità", che si occupa di dare sostengno alle donne vittime di violenza, in collaborazione con gli attivisti del gruppo "Quelli dell'albero" che in via Cupa dei Cani hanno adottato uno spazio verde abbandonato rendendolo nuovamente fruibile.

"L'iniziativa - spiegano le volontarie dell'associazione - è stata promossa per la prima volta a Torino proprio in occasione dell'otto marzo, e poi realizzata in tantissimi comuni italiani. E' nata da un'idea del writer Karim Cherif allo scopo di rappresentare il posto vuoto, simbolicamente occupato da una donna vittima di violenza: il segno tangibile, collocato in uno spazio pubblico, di un'assenza nella società causata dalla violenza". 

Un fenomeno, quello della violenza sulle donne, dai numeri che dicono più di ogni parola: "Solo nel 2016 - ricordano le attiviste dell'associazione - sono 120 le donne uccise per mano dei loro compagni o ex. Altre, molte altre, massacrate, pestate a sangue, bruciate vive, deturpate con l'acido. Nel 2017 l'elenco inizia già ad essere lungo". Per non parlare del "sommerso", dei tanti casi di abusi e violenze che non vengono denunciati, per paura. 

"Anche sul nostro territorio - spiega a Napoli Today Stefania Fanelli, attivista dell'associazione - ci sono stati numerosi episodi di violenza che hanno visto vittime le donne, tra queste anche due donne uccise per mano dei loro compagni Fiorinda Di Marino ed Enzina Cappuccio. Proprio a loro sono dedicate queste panchine"

Panchine Rosse a Marano @V.G.

L'associazione Frida Kahlo, tra le tante iniziative, ha messo in campo per anni anche uno sportello antiviolenza per accogliere e dare sostengno concreto alle donne vittime di abusi e violenze. Lo sportello però è stato chiuso di recente a causa dell'ennesimo atto di vandalismo che l'ha semidistrutto, rendendolo impraticabile.

"Oggi - ci spiega ancora Fanelli - sono con noi anche i Commissari Prefettizi che hanno espresso la volontà di aiutarci a ripristinare e mettere in sicurezza la sede dello sportello per poterlo così riaprire". Volontà confermata dal Prefetto Reppucci che, con il viceprefetto De Caro, ha preso parte all'iniziativa e sottolineato l'importanza che si faccia "rete" capillare sui territori per mettere in campo tutto quanto possibile per arginare il fenomeno della violenza contro le donne. 

"Un fenomeno vasto e trasversale, che riguarda ogni ceto sociale e tutte le fascie di età" spiega il Commissario Reppucci. Un fenomeno che si  combatte, sottolineano sia le volontarie dell'associazione che il Prefetto, prima di tutto con un nuovo approccio culturale, con la giusta educazione all'affettività fin dall'infanzia.

"E che si combatte - dicono ancora - mettendo in campo ogni forza possibile, aiutando le donne che hanno la forza e il coraggio di denunciare in ogni aspetto, da quello psicologico a quello legale fino all'inserimento lavorativo, affinché la mancanza di autonomia economica non sia deterrente alla denuncia". 
 

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