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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca San giuseppe vesuviano / Via Mattiuli

Opifici in aerea vesuviana: un arresto e sette fabbriche chiuse

A lsvoro i carabinieri del gruppo di Torre Annunziata, i carabinieri del reparto tutela del lavoro nonché dagli ispettori dell'Asl e dell'Inps

Due giorni di controlli nei comuni vesuviani. Una task force composta dai carabinieri del gruppo di Torre Annunziata, dai carabinieri del reparto tutela del lavoro, nonché dagli ispettori dell'Asl e dell'Inps, ha svolto meticolose verifiche in una quindicina di opifici per far emergere il lavoro nero, accertare il rispetto delle norme sulla sicurezza del lavoro e le regolari procedure per lo smaltimento dei rifiuti.

Al termine delle ispezioni i militari hanno chiuso sette fabbriche di abbigliamento, quattro delle quali sequestrate, mentre in tre sono state sospese le attività (in base alle violazioni riscontrate). Sono stati eseguiti 270mila euro di sanzioni e un arresto mentre undici persone sono state denunciate a piede libero. In alcuni casi trovati operai clandestini costretti a sopportare condizioni di lavoro impietose.

In particolare, a San Giuseppe Vesuviano, via Salvati, è stata arrestata in flagranza di reato una cittadina cinese 30enne, sorpresa a lavorare in un opificio di sua proprietà sottoposto a sequestro durante una precedente operazione. A Terzigno, corso Leonardo Da Vinci, in un opificio tessile, trovati 4 lavoratori in nero, tutti di nazionalità cinese, tre dei quali denunciati a piede libero perché senza permesso di soggiorno. Al titolare, un 30enne cinese anche lui, sono state elevate sanzioni per circa 40mila euro, per violazioni in materia di sicurezza sul luogo di lavoro.

A Ottaviano, via Belvedere, al titolare di un opificio tessile, un 32enne di San Giuseppe Vesuviano, sono state contestate sanzioni amministrative in materia di sicurezza dei luoghi di lavoro, l'importo delle sanzioni supera i 20mila euro.

A San Giuseppe Vesuviano al titolare di un opificio tessile, un 38enne di San Giuseppe Vesuviano, sono state contestate violazioni alle norme sulla sicurezza del lavoro per un importo complessivo di circa 70mila euro. Il 38enne è stato denunciato anche per sfruttamento del lavoro nero siccome all'atto del controllo sono stati trovati operai di nazionalità cinese privi di permesso di soggiorno.

Ancora a San Giuseppe Vesuviano, in via Mattiuli, in un opificio tessile sono stati trovati 4 lavoratori in nero di nazionalità cinese. Al titolare, anche lui cinese 41enne, sono state contestate sanzioni in materia di sicurezza dei luoghi di lavoro per l'importo complessivo di oltre 40mila euro; in via Purgatorio, al titolare di un opificio tessile, un cingalese 35enne, sono state contestate sanzioni in materia di sicurezza del lavoro per un importo complessivo di 50mila euro: trovati nei locali 4 lavoratori cinesi in nero.

A Boscoreale, via Merolla, in un opificio contestate ai due titolari, un uomo e una donna cinesi entrambi 42 anni, sono state contestate violazioni alle norme sulla sicurezza dei luoghi di lavoro per un importo pari a 50mila euro.

In quasi tutte le fabbriche tessili controllate sono state contestate anche violazioni sull'illecito smaltimento dei rifiuti speciali prodotti. Laddove si lavorava in totale assenza di titoli autorizzativi, va da sé che i rifiuti derivati dalla lavorazione potevano essere smaltiti solo per i canali illegali. Proseguiranno i controlli a tappeto su tutto il territorio di Napoli e provincia.



 


 

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