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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Operazione al cuore “bloodless” per un Testimone di Geova: trasportato dal Monaldi a Torino

L'ospedale napoletano, al pronto soccorso del quale si è presentato il 62enne, si è subito attivato per trovare una soluzione che gli permettesse un'operazione senza necessità di trasfusioni

Aveva un forte dolore al petto quando è arrivato al Monaldi. Sessantadue anni, era necessario per lui un intervento di dissezione aortica, ma essendo Testimone di Geova non avrebbe potuto ricevere trasfusioni.

Così il Monaldi si è attivato per trovare una soluzione. È stato contattato il Maria Pia Hospital di Torino, capace di utilizzare la tecnica d'avanguardia bloodless. Dopo il trasporto in volo-ambulanza nel capoluogo piemontese, l'operazione è perfettamente riuscita. Si tratta del primo intervento del genere che avviene con chirurgia bloodless.

Cinque i cardiochirurghi coinvolti nella delicata operazione: la dottoressa Chiara Comoglio, Responsabile della Cardiochirurgia di Maria Pia Hospital, il dottor Riccardo Casabona e il dottor Samuel Mancuso, appena rientrato dagli Stati Uniti al termine di un’esperienza cardiochirurgica al Texas Medical Center di Houston.

L’intervento, durato 5 ore, ha permesso di ricostruire l’aorta con successo, riducendo al minimo le perdite di sangue.

Così il dottor Sebastiano Marra, Direttore del Dipartimento Cardiovascolare della struttura torinese: “La perdita del patrimonio ematico durante un intervento - su questo aspetto si è concentrata l’attenzione dei chirurghi e dei medici negli ultimi 15 anni - è un elemento tutt’altro che trascurabile in termini di mortalità dei soggetti sottoposti a trattamento. In altre parole, si è visto come il rischio operatorio aumenti in proporzione al sanguinamento”.

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