Napoli, consegnate le onoreficenze assegnate dal Presidente della Repubblica
Nel salone principale della Stazione Marittima molti gli insigniti: ciascuno ha ricevuto l'onoreficenza dal Sindaco del proprio comune d'appartenenza. Il Presidente dell'Associazione Ex Internati, Arcella, racconta di quando fu salvato da un libro su Lenin
Erano in centinaia, questa mattina, per celebrare la Festa della Repubblica e per congratularsi con i molti che, dalle mani dei Sindaci del proprio comune, hanno ricevuto le Onoreficenze del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il sindaco Luigi de Magistris ha ascoltato con ammirazione il discorso di Raffaele Arcella, presidente dell'Associazione Ex Internati nei Lager, A.N.E.I, che ha portato alla cerimonia un libro su Lenin forato in copertina: "Grazie a questo foro sono ancora vivo. Leggevo questo libro che mi fu regalato da un professore russo, durante la campagna di Jugoslavia. Dopo averne letto qualche pagina mi allontanai e sentì un colpo. Guardai il libro e mi resi conto in quel momento che l'unione fa la forza. Tutte quelle pagine mi hanno salvato".
L'inno europeo e quello italiano, suonati dalla Fanfara dell'Arma dei Carabinieri, hanno dato il via alle consegne delle Onoreficenze. Gli insigniti napoletani hanno ricevuto l'attestato dalle mani del Prefetto Carmela Pagano e dal Sindaco Luigi de Magistris, che ha più volte ribadito i concetti di "dignità prima ancora di legalità. Abbiamo bisogno di persone come voi", ha spiegato il primo cittadino rivolto agli insigniti, "persone che si siano distinte nella loro professione o arte, facendolo in maniera dignitosa, convinti che il lavoro paghi. Dobbiamo offrire sempre più sbocchi lavorativi ai giovani, solo in questo modo potranno scegliere la via della dignità e di conseguenza quella della legalità".
