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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca San Ferdinando / Piazza del Plebiscito

One Billion Rising, in centinaia per dire stop alla violenza sulle donne

Una marea umana ha affollato prima Piazza del Plebiscito e poi la Galleria Umberto. Un flash mob per alzare la voce contro il femminicido e un minuto di silenzio per Giuseppina Di Fraia, ennesima vittima

A centinaia, donne e uomini, si sono riversati in Piazza del Plebiscito per partecipare al flash mob intitolato 'One Billion Rising'. Un'iniziativa 'in danza' per dire stop al femminicidio e a tutti i tipi di violenza sulle donne. Il giorno di San Valentino, noto ovunque per essere la festa degli innamorati, ha finalmente guadagnato un significato più alto, un senso diverso.

Il Flash mob che si è svolto contemporaneamente in circa 200 paesi del mondo, è stato organizzato nel 15esimo anniversario della nascita di V-Day, l'ong fondata nel 1998 su iniziativa di Ensler e che, attraverso la diffusione e la rappresentazione capillare dei "Monologhi", lavora in tutto il mondo per promuovere la dignità della donna attraverso il contatto con le singole realtà.

One Billion Rising © V. Graniero/NapoliToday


Alle 16 la piazza simbolo di Napoli era gremita di gente (tantissime soprattutto le giovani e giovanissime donne), arrivata da ogni parte della città e della provincia con un drappo rosso e il simbolo della manifestazione. Tutti pronti a 'puntare un dito' (gesto che ha chiuso anche la coreografia messa a punto per l'iniziativa) contro ogni forma di violenza, per scegliere da che parte stare e chiedere a tutti di fare la scelta giusta.

"Il 14 febbraio in tutto il mondo è One Billion Rising! - si legge sulla pagina di facebook dedicata all'evento napoletano ma di portata mondiale - Un'azione globale a cui parteciperanno un miliardo di donne e uomini per rispondere alla violenza con la danza. Una mobilitazione non violenta a cui partecipa anche Napoli.

Un miliardo di donne violate è un'atrocità. Un miliardo di donne che danzano è una rivoluzione. Accadrà in tutto il mondo il 14 febbraio 2013, globalmente le donne diranno: «La violenza finisce ora!». Ogni violenza fatta ad ogni donna in qualsiasi parte del mondo, è come fatta a noi stesse.
Questa viene avvertita sulla pelle di ogni donna, indistintamente, è nostro dovere dimostrare indignazione, la violenza è senza confin
i".

One Billion Rising Galleria Umberto © V. Graniero/NapoliToday

Prima di iniziare a danzare, la piazza ha osservato un minuto di silenzio in memoria di Giuseppina Di Fraia, ultima, in ordine di tempo, vittima della strage di donne che continua inesorabilmente a consumarsi. Un momento di grande emozione, un silenzio che si è fatto assordante di rabbia e indignazione per una violenza che non ha ragioni, alimentata dal senso di possesso e da una cultura distorta e pericolosa. E purtroppo, in Italia, è proprio Napoli a detenere l'orribile primato su questo abominevole fenomeno.
E poi finalmente il ballo catartico sulle note di 'Break The Chain' ('Spezzare le catene' - della violenza - scritta appositamente per l'evento), una piccola rivoluzione pacifica, liberatoria... un movimento del corpo e della mente che ha coinvolto tutti.

Ma l'incontro non è finito qui, alle 17 tutti i partecipanti si sono spostati alla Galleria Umberto e il flash mob è ricominciato, conivolgendo anche altri passanti.
Un appuntamento, quello di ieri pomeriggio, che ha legato le donne (e i tantissimi uomini presenti) di Napoli al resto del mondo per dire basta alle atrocità di cui sono, ancora troppo spesso, vittime le donne.

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