Omicidio Vincenzo Ruggiero, proseguono le ricerche del corpo in mare

Proseguono senza sosta le ricerche in mare, nella zona di Licola e dintorni, del corpo di Vincenzo Ruggiero, il 25enne attivista gay che sarebbe stato ucciso in un raptus di gelosia dal 35enne Ciro Guarente, fermato ieri dai Carabinieri su ordine della Procura di Napoli Nord.

Guarente avrebbe agito perchè riteneva che il compagno trans Heven Grimaldi avesse iniziato una relazione con Ruggiero. In un post su Facebook, Grimaldi ha voluto esternare il suo terribile momento, ribadendo quanto riferito a NapoliToday a pochi giorni dalla scomparsa di Vincenzo e aggiungendo alcuni particolari sull'ex compagno Ciro: "Mi ha ingannata, mi prestava il suo falso conforto per la scomparsa di Vincenzo, mostrandosi tranquillo nonostante avesse compiuto un atto così crudele. La verità è venuta fuori dopo la mia deposizione ai Carabinieri. Da lì sono partite le indagini".

"Tante sono le accuse immotivate che sto ricevendo. Ho perso in una sola tragedia le due persone più importanti della mia vita. Il mio migliore amico ed il mio ragazzo, con il quale ho trascorso 7 anni della mia vita. Chiedo di non essere accusata per alcun motivo. Se non capite il mio dolore, almeno siate umani", ha concluso l'ex coinquilina di Vincenzo.

LA FIACCOLATA IN MEMORIA DI VINCENZO - VIDEO

Intanto Guarente si trova attualmente in carcere a Santa Maria Capua Vetere e verrà sentito dal Gip, nella giornata di lunedì, come riporta l'Ansa, per la conferma del provvedimento di fermo.

Intanto nella serata di sabato amici e conoscenti di Vincenzo hanno voluto ricordarlo con una fiaccolata in sua memoria in Piazza Bellini a Napoli: "Gli volevano tutti bene", ha detto commossa la madre del giovane morto a soli 25 anni.