Omicidio stradale diventa legge: fino a 20 anni di carcere per chi uccide
Le sanzioni per chi provoca incidenti o lesioni saranno molto aspre. Le reazioni dei napoletani alla nuova normativa
L'omicidio stradale è legge dopo l'approvazione del parlamento. I voti a favore sono stati 149, 3 i contrari e 15 gli astenuti. Con le nuove misure l'omicidio stradale diventa un reato graduato su tre varianti, anche se resta la pena già prevista, da 2 a 7 anni, nell'ipotesi in cui la morte sia stata causata violando il codice della strada.
La sanzione penale si inasprisce però in molti altri casi: chi uccide una persona guidando in stato di ebbrezza grave, con un tasso alcolemico oltre 1,5 grammi per litro, o sotto effetto di droghe, rischiera' da 8 a 12 anni di carcere, mentre sarà invece punito con la reclusione da 5 a 10 anni l'omicida il cui tasso alcolemico superi 0,8 g/l oppure abbia causato l'incidente per condotte di particolare pericolosita' (eccesso di velocita', guida contromano, infrazioni ai semafori, sorpassi e inversioni a rischio). Per omicidi plurimi si rischia fino a 18 anni di carcere.
LESIONI STRADALI - Aumentano le pene se si causano incidenti sotto effetto di droga o alcol: da 3 a 5 anni per lesioni gravi e da 4 a 7 per quelle gravissime.
FUGA - Se il conducente fugge dopo l'incidente scattano aumenti della pena sostanziali. Ulteriori aggravanti se si guida senza patente o senza assicurazione.
REVOCA DELLA PATENTE - In caso di patteggiamento o condanna per omicidio o lesioni stradali viene revocata subito la patente. Per riaverla ci vorranno dai 5 (in caso di lesioni) ai 15 anni (per omicidio stradale).
REAZIONI DEI NAPOLETANI - Sui social emergono le prime reazioni dei napoletani in merito a tale normativa, apprezzata dalla maggioranza dei partenopei. "Ora finalmente si guiderà con più attenzione, si rispetteranno i semafori e non si violerà più in maniera massiva il codice della strada", scrive Erica. Tale auspicio però non è condiviso da tutti, ecco Giulio, ad esempio: "Questa legge è folle, in questo modo diventiamo tutti esposti al pericolo di finire in carcere magari per incidenti casuali e di cui non siamo diretti responsabili", scrive preoccupato.
