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Cronaca Ercolano

Omicidio del neomelodico Salvio Barbaro, a giugno il processo

Il giovane venne ucciso per sbaglio ad Ercolano dai sicari del clan Ascione-Papale

È stata fissata a giugno la prima udienza del processo per l'omicidio del giovane neomelodico Salvio Barbaro, ucciso dagli uomini del clan Ascione-Papale ad Ercolano nel 2009 per uno scambio di persona. Dinanzi ai giudici della Corte d'Assise di Napoli compariranno i vertici e il gruppo di fuoco del clan. Alla sbarra ci sarà il ras Natale Dantese, Antonio Sannino, Pasquale Spronello e Vincenzo Spagnuolo. Ai loro danni è stata accolta la richiesta della procura di Napoli di disporre il giudizio immediato. Il primo è detenuto al 41bis ed insieme ai componenti del gruppo di fuoco è ritenuto dagli inquirenti come uno degli attori della guerra di camorra che in quel periodo insanguinava le strade della città ercolanese.

Una guerra combattuta a colpi di esecuzioni con i rivali del clan Birra-Iacomino per il controllo non solo di Ercolano ma anche di alcune zone di Torre del Greco. L'alleanza dei Birra con il clan Gionta di Torre Annunziata aveva infatti come obiettivo ultimo la costituzione di un unico ponte camorristico che controllasse tutta la costa. In questa scia di sangue rimase coinvolto anche Salvatore Barbaro, giovane musicista del posto. Il 13 novembre 2009 era a bordo della sua Suzuki Swift grigia quando venne raggiunto a via del Mare da un commando di killer a bordo di una moto. I sicari lo freddarono con dieci colpi di pistola calibro 9. Il giovane morì poco dopo nel tentativo di lasciare l'auto, probabilmente dello stesso tipo di quella in possesso del reale obiettivo del clan. 

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