"Ho aperto la porta della gioielleria e l'ho trovata a soqquadro: la cassaforte era aperta e vuota. Poi mi sono affacciato dietro il bancone. C'era il corpo di Salvatore, in una pozza di sangue. Una scena raccapricciante". Le parole sono quelle di Salvatore Iavarone, commerciante di Marano che stamane ha trovato il cadavere di Salvatore Gala. Il gioielliere, 43 anni, è stato probabilmente ucciso nel corso di una rapina nel suo negozio.

I familiari, recuperata una seconda copia delle chiavi dell'esercizio commerciale di via Vincenzo Merolla 77 a Marano, avevano affidato al testimone di cercare notizie su Gala, scomparso dalla serata di ieri. "Non volevo dirlo alla madre - continua l'uomo - ma lei ha capito tutto, guardandomi in faccia".

La famiglia Gala è molto nota a Marano. La gioielleria fu aperta dal padre della vittima, poi passò a lui in gestione. Ad indagare su quanto accaduto è la procura di Napoli Nord che sta coordinando i carabinieri di Giugliano. Sul posto si è recata anchela sezione rilievi scientifici di Castello di Cisterna.