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Cronaca Piazza Sanità

Sanità, l'omicidio del boss Esposito: il j'accuse dei parroci

"Dopo la morte di Gennaro Cesarano sono state fatte tante promesse di intervento da parte delle istituzioni, dall'incremento di presenza delle forze dell'ordine, ma niente è cambiato"

"Dopo la morte di Gennaro Cesarano, lo scorso 6 settembre, sono state fatte tante promesse di intervento da parte delle istituzioni, dall'incremento di presenza delle forze dell'ordine all'attivazione del servizi di video sorveglianza, ma da allora niente è cambiato". A stigmatizzarlo sono i parroci del rione Sanita', dopo l'agguato al boss Pietro Esposito nello stesso luogo in cui fu ucciso il 17 enne probabilmente sempre nell'ambito della lotta tra clan. "Ci chiediamo quanti altri morti ci dovranno essere per far cambiare le cose", incalzano padre Antonio Loffredo, padre Giuseppe Rinaldi e padre Alex Zanotelli. "Gli abitanti del quartiere sono terrorizzati e disorientati- proseguono i tre preti- e' necessario dare una risposta immediata a concreta. Sentiamo ancora piu' necessaria la manifestazione organizzata, con la nostra comunita'parrocchiale e con le altre dei quartieri difficili della citta', per il prossimo 5 dicembre".

LA VICENDA - Pietro Esposito, 45 anni, ucciso sabato pomeriggio a Napoli dove è rimasto ferito anche il dipendente di un pub, Giovanni Catena, di 29 anni, era a capo dell'omonimo clan. Il figlio di Pietro Esposito, Ciro, è stato ucciso, anche lui nel quartiere Sanità, il 7 gennaio scorso: è stato il primo omicidio di camorra consumato a Napoli nel 2015. I killer entrarono in azione sparando nove colpi tra il civico 100 e il civico 108 di via Sanita'. Un bossolo calibro 45 e sei calibro 9X21 sono stati trovati dalla Polizia Scientifica di Napoli in piazza San Vincenzo alla Sanita' dove nel pomeriggio e' stato ucciso, a colpi di pistola, Pietro Esposito, 45 anni, boss dell'omonimo clan. Il capoclan viaggiava in sella a uno scooter T-Max quando i sicari, anche loro in scooter, sono entrati in azione sparando: raggiunto e ferito dai proiettili alla schiena, Esposito ha perso l'equilibrio ed e' caduto a terra. I killer lo hanno poi raggiunto e finito con un colpo alla testa. Nel raid è rimasto coinvolto e ferito anche il dipendente di un pub, Giovanni Catena, di 29 anni, che si trova ora nell'ospedale Vecchio Pellegrini della citta'. Un colpo gli ha trapassato l'addome. I sanitari lo hanno sottoposto a un intervento chirurgico.

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