Indagini sull'omicidio di Maria Migliore, 36enne ai domiciliari per ricettazione
Per la morte della donna, Sant'Antimo, ci sono già tre indiziati. Il provvedimento è stato emesso per ricettazione, detenzione e porto illegale di arma clandestina, probabilmente collegata al delitto
I carabinieri di Giugliano hanno posto agli arresti domiciliari, stamane, un 36enne di Sant'Antimo con l'accusa di ricettazione, detenzione e porto illegale di arma clandestina.
Il provvedimento, disposizione della procura di Napoli Nord, è stato emesso nell'ambito delle indagini sull'omicidio di Maria Migliore, avvenuto a Sant'Antimo la sera dello scorso 16 novembre.
Dopo l'omicidio erano stati fermati tre indiziati: padre e figlia, rispettivamente di 44 e 23 anni e residenti a Sant'Antimo, ed un 21enne di Afragola. Secondo gli inquirenti i primi due sarebbero stati gli autori materiali dell'omicidio, il terzo sarebbe intervenuto nelle fasi successive occultando l'arma e procurandosi il liquido infiammabile utilizzato poi per dare fuoco all'auto in cui si trovava il corpo.