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Il fratello di Gelsomina Verde: "Mia sorella mai riconosciuta come vittima innocente"

Dopo l'arresto di due presunti colpevoli delle giovane uccisa a 22 anni nel 2004, Francesco afferma: "Giustizia non è ancora fatta. Lei usata come vessillo dallo Stato"

"Mi interessa poco che abbiano arrestato due presunti colpevoli. Mi interessa di più ricordare che dopo 19 anni Gelsomina non è stata ancora riconosciuta come vittima innocente di camorra". Sono parole amare quelle di Francesco Verde, fratello di Gelsomina, la 22enne uccisa da uomini del clan Di Lauro nel 2004. E' notizia di oggi che la polizia ha arrestato due presunti responsabili dell'uccisione. 

"Giustizia non è stata ancora fatta - spiega Francesco - perché ancora oggi la mia famiglia deve difendersi dallo Stato. L'istanza per il riconoscimento di vittima innocente è stata rigettata più volte perché ci sarebbe un cugino di secondo grado di mio padre, attualmente morto, che ha commesso alcuni reati. Nenche lo conosciamo, ma tanto basta perché lo Stato affermi che non siamo estranei alla malavita. eppure ci sono state altre faide a Scampia e noi non siamo mai stati nominati".  

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