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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Caivano

Omicidio di Fortuna Loffredo: adulti omertosi, la verità è scaturita dai bimbi

Sono di violenza sessuale e omicidio, le accuse a carico di Raimondo Caputo, per l'uccisione della bimba di sei anni

I Carabinieri della Compagnia di Casoria, nell'ambito delle indagini sull'efferato omicidio della piccola Fortuna Loffredo, avvenuto il 24 giugno 2014 nel Parco Verde di Caivano, hanno arrestato per violenza sessuale e omicidio, Raimondo Caputo, compagno della vicina di casa di Fortuna.

L'uomo era già in carcere insieme alla compagna da novembre 2015. I due, allora, furono fermati con l'accusa di violenza sessuale su una ragazzina di 12 anni.

LA MORTE DI ANTONIO - Anche il figlio della donna, Antonio, morì in circostanze sospette e si pensa che i bimbi uccisi possano essere finiti in una rete di pedofili che operava proprio nel Parco Verde di Caivano.

ABUSI - Il corpo di Fortuna, che allora aveva sei anni, fu trovato davanti allo stabile dove abitava, molto probabilmente dopo essere precipitata nel vuoto. L'autopsia stabilì che la bimba che aveva subito abusi sessuali "cronici".

L'OMICIDIO - Il 24 giugno 2014, Caputo avrebbe costretto Fortuna a salire all'ottavo piano del terrazzo dove abitava, per poi lanciarla nel vuoto, probabilmente dopo che la bimba si era rifiutata di subire l'ennesima violenza sessuale. Secondo gli investigatori l'uomo avrebbe più volte abusato di Fortuna e di altre due bambine, una delle quali era una compagna di giochi della sfortunata bambina.

PROCURA - "Gli adulti ostacolavano le indagini, i piccoli hanno permesso una svolta", ha detto il procuratore aggiunto di Napoli Nord, Domenico Airoma, che ha coordinato l'inchiesta sull'omicidio della piccola Fortuna. La svolta c'è stata solo dopo che i tre figli della compagna dell'arrestato sono stati allontanati da Parco Verde e presi in custodia dai servizi sociali: i tre hanno infatti iniziato a parlare confermando gli abusi. Gli inquirenti avevano sentito più volte gli inquilini del palazzo di Fortuna, ma nell'ambiente gli inquirenti avevano riscontrato un clima di "omertosa indifferenza e colpevole connivenza", come dichiarato da Airoma. "In quel contesto l'infanzia è violata e la crescita sana dei ragazzi è compromessa, come abbiamo constatato dalle indagini sull'omicidio della piccola Fortuna", sono state invece le parole amare del procuratore di Napoli Nord, Francesco Greco, durante la conferenza stampa sulle novità sul caso della bimba di sei mesi.“

LA MADRE DI FORTUNA - "Da una parte sono contenta perché ho avuto giustizia, dall'altra dico che quei due devono marcire in carcere perché hanno ammazzato mia figlia": così Domenica Guardato, madre della bambina, ha commentato l'arresto. "Voglio guardarvi in faccia – aggiunge, rivolgendosi alla coppia – per capire perché lo avete fatto".

CAPUTO - "Sono un bravo padre", è la descrizione che ha sempre dato di sè l'uomo, che ha sempre negato di aver ucciso la piccola Fortuna Loffredo e di aver commesso abusi sessuali verso minori. "Probabilmente sta vacillando non perché si sia pentito, ma solo perché ha iniziato a comprendere che resterà in carcere molto a lungo", ha spiegato il colonnello Rino Coppola.

PISANI - "Fin dai primi sopralluoghi con i consulenti della difesa - dichiara l'avvocato Angelo Pisani che con Sergio Pisani assiste i nonni della piccola - era emersa con chiarezza l'ipotesi di un atroce movente a sfondo sessuale, oggi finalmente arriva giustizia grazie al grande lavoro della Procura di Napoli Nord, che ha operato in un contesto fra i più terribili del Paese".

RITORSIONE - Un gruppo imprecisato di persone, si vocifera che si tratti di donne residenti nel Parco Verde, ha incendiato l'abitazione di Marianna Fabozzi, la compagna di Raimondo Caputo, dove probabilmente si verificavano soltiamente le violenze ai danni dei bambini della zona.

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