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Cronaca

Napoletano ucciso nel milanese, i killer: "Abusò di una bambina"

Un 34enne ed un 26enne si sono costituiti a meno di 24 ore dall'agguato. Il primo avrebbe avuto una bimba con una delle figlie della vittima: sarebbe stata vittima di molestie da parte dell'uomo ucciso

Si arricchisce di nuovi inquietanti particolari la vicenda dell'omicidio, avvenuto nel tardo pomeriggio di ieri a Rozzato, nel Milanese, del 63enne napoletano Antonio Crisanti. I suoi due presunti killer si sono costituiti ai carabinieri: si tratta di un 34enne ed un 26enne.

L'omicidio di Crisanti

Il più giovane è la persona che avrebbe guidato lo scooter, mentre il 34enne sarebbe il killer che materialmente ha sparato contro Crisanti, colpendolo con quattro proiettili a collo, testa e addome. I militari già dalla serata di ieri avevano stretto il cerchio delle indagini attorno a loro.

L'omicidio di Antonio Crisanti a Rozzano (foto D.Bennati)

I killer si costituiscono

Stando a quanto appreso da MilanoToday, l'uomo che ha sparato avrebbe avuto una figlia con una delle figlie della vittima. Suo fratello – noto alle forze dell'ordine perché nel giro del traffico di droga – avrebbe invece a sua volta sposato un'altra delle figlie di Crisanti.

A monte dell'agguato di ieri ci sarebbero alcune presunte molestie del 63enne ucciso su di una bambina, pare proprio la figlia del presunto assassino.

Non è ancora chiaro - sebbene appaia sempre meno probabile - se questo omicidio sia collegato a quello avvenuto diverse ore prima a Basiglio, dove è stata uccisa un'altra persona di origini napoletane, Giuseppe Giuliano.

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