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Cronaca

Omicidi di camorra: "A Napoli peggio che nelle banlieue parigine"

Il procuratore nazionale antimafia Roberti: "La repressione ha funzionato, ma ha determinato vuoti di potere criminale, aprendo spazi a ragazzi di nemmeno vent'anni che si scontrano per il controllo del territorio"

A Napoli, dove si moltiplicano gli omicidi di camorra, c'è una "situazione eccezionale sul piano dell'ordine pubblico, senza eguali in Europa, peggio che nelle banlieue parigine". E "Se questa è una situazione eccezionale, e io ne sono convinto, occorrono provvedimenti eccezionali per assicurare una prevenzione efficace, visto che la repressione ha dimostrato, da sola, di non bastare". Lo dice in un'intervista a La Repubblica il procuratore nazionale antimafia Franco Roberti.

Secondo Roberti "la repressione ha funzionato, ma proprio per questo ha determinato vuoti di potere criminale, aprendo spazi a gruppi composti da ragazzi di nemmeno vent'anni, se non addirittura minorenni, che si scontrano per il controllo del territorio e del mercato della droga. Hanno tantissime armi disposizione e sono pronti a uccidere per nulla. Non credo che, nel panorama nazionale o europeo, esistano esempi analoghi".

Il fatto che la camorra sia un "dato costitutivo" della società napoletana, come disse tra qualche polemica la presidente della Commissione parlamentare antimafia Rosy Bindi, "è esattamente quel che penso anche io: se arresti, processi, condanne e sequestri non sortiscono l'effetto deterrente che hanno altrove, è proprio perché la camorra è diventata parte integrante della società napoletana e riproduce automaticamente, da secoli, il modello camorristico di controllo del territorio e della vita di intere fasce di sottoproletariato urbano".

Dal punto di vista dell'ordine pubblico "il ministro Alfano dovrebbe chiedersi, per prima cosa, se il controllo del territorio funzioni sempre con l'assiduità, la continuità e la completezza che la situazione eccezionale richiede. Poi dovrebbe domandarsi se gli organici delle forze dell'ordine siano sufficienti. A me pare proprio di no. Suggerisco - continua il procuratore - di rivedere la distribuzione degli organici sull'intero territorio nazionale, in modo da portare più risorse umane nell'area di Napoli. A sfide eccezionali si risponde con interventi eccezionali. Stesso discorso per la droga: gli interventi sono quotidiani, ma tonnellate di stupefacenti vengono vendute ogni giorno nelle piazze. Deve cambiare il target delle indagini, allargando l'azione di contrasto alle strutture finanziarie che alimentano quel mercato", conclude Roberti.

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