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La nonna di Noemi: "Vi racconto come ho salvato mia nipote"

"Noemi non parla ancora benissimo, ma è riuscita a dirmi 'Nonna ti amo', me lo diceva spesso prima dell'incidente". Immacolata Molino si commuove nel raccontare i miglioramenti della nipote. Noemi è fuori pericolo e anche i nonni possono tirare un sospiro di sollievo e ringraziare la città per le manifestazioni di affetto e solidarietà. 

"Napoli e il mondo ci hanno commosso - racconta Immacolata - con tutti quei regali e poi quella veglia che mi ha riempito di emozione". Immacolata siede con suo marito, Alessandro Esposito, nell'ufficio dell'avvocato Angelo Pisani. Il suo volto si scurisce quando le si chiede di ricordare quegli attimi di terrore in piazza Nazionale: "Tenevo la mano di Noemi, passeggiavamo come facciamo spesso. All'improvviso ho sentito un botto, credevo fossero fuochi d'artificio. Mi sono voltata e ho visto quest'uomo che sparava all'impazzata e allora ho coperto il corpo di mia nipote. Non ci siamo accorti che sia io che lei eravamo rimaste ferite". 

 Ai medici del Santobono vanno tutti i ringraziamenti di Immacolata e Alessandro, ancor di più ora che la vita della bimba di 4 anni non è più in pericolo. Il futuro, però, è ancora pieno di incertezze: "Il percorso di Noemi è ancora lungo. Io prima dell'agguato lavoravo, ma adesso ho paura di camminare e di stare da sola, la mia condizione psicologica non mi permette di fare nulla".

Per questo motivo, su iniziativa del consigliere regionale dei Verdi Francesco Borrelli è stata istituita una raccolta fondi. Chi vorrà potrà versare un contributo sul conto Postepay 533171080713866. "Vogliamo solo tornare alla nostra normalità. Non andremo via da Napoli, è la nostra città. Sono loro, i killer, che devono andare via".  

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