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Piazza Nazionale, la folla urla il nome di Noemi: "Chi le ha sparato è una bestia"

"Noemi, Noemi, Noemi". La folla scandisce il nome della bimba di 4 anni che, venerdì scorso è stata colpita da un proiettile vagante durante un agguato di camorra, in piazza Nazionale. Tra le centinaia di persone che hanno preso parte alla manifestazione "Disarmiamo Napoli" spunta un cartello tenuto in alto da una bambina coetanea di Noemi. Sul cartello c'è scritto: "Ti aspetto per continuare a crescere insieme". 

La folla di piazza Nazionale è tutta con la bimba che resta in condizioni gravissime. Il corteo, voluto da "un popolo in cammino", è guidato dai familiari delle vittime innocenti della camorra, diventati negli anni, loro malgrado, volti noti di una lotta che lo Stato non sembra in grado di vincere. "Siamo tutti accanto a questa piccola - afferma Antonio Cesarano, il papà di Genny, ucciso per sbaglio il 6 settembre 2015 - Io so che cosa vuol dire per un familiare. Questi sciacalli devono lasciare la città". 

Il corteo ha fatto il giro della piazza e ha cercato di coinvolgere anche coloro che hanno preferito restare a casa, a guardare dai balconi: "Serve l'indignazione di tutti - sostiene Carmela Sermino, moglie di Giuseppe Veropalumbo, ucciso per sbaglio il 31 dicembre 2007 - Non siamo più liberi di stare seduti in un bar che può arrivare una pallottola". 

A guidare la marcia c'è anche Mary Colonna, la giovanissima sorella di Ciro Colonna, anch'egli colpito per sbaglio in un agguato a Ponticelli il 7 giugno 2016: "Ieri è capitato a mio fratello, oggi a Noemi. Ma la lista è lunga. Quante vittime innocenti dovremo piangere scendendo in strada? Che cosa aspetta lo Stato a dare una risposta forte?". 

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