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Cronaca

Qualità della vita, Napoli ultima: ecco gli obiettivi mancati

A pesare sono soprattutto i mancati interventi di riqualificazione urbana, la pericolosità sulle strade, la "desolazione del lungomare"

Il peggioramento della Qualità della vita nella graduatoria 2013 stilata dal Sole24 Ore, che colloca Napoli all’ultimo posto in Italia, rappresenta un duro colpo per i desideri di riscatto partenopei. Napoli infatti, oltre a scivolare dalla penultima posizione dello scorso anno all’ultima, si posiziona sempre oltre la centesima piazza sotto gli aspetti del tenore di vita, della popolazione e degli affari.

Come riportato dal Sole 24 Ore, Napoli nel 2000 era a metà classifica e nel 2005 intorno alla 90esima posizione. Al contrario di ciò che si potrebbe pensare sono proprio i dati relativi alle condizioni della città e non in questo caso della denigrata provincia, a far sprofondare Napoli all’ultimo posto.

A pesare sono soprattutto i mancati interventi di riqualificazione urbana, a cominciare dalla pericolosità sulle strade - "il Centro Storico è una maxi isola per scippatori, pusher e scugnizzi" - la “desolazione del lungomare”, l'attività culturale di cui si è persa traccia. Le promesse in campagna elettorale di de Magistris di 'scassare' il consociativismo dell’era Bassolino Iervolino, hanno portato a poco e si può dire, come evidenziato dall’articolo di Francesco Benucci sul Sole 24 Ore, a questo: "In due anni e mezzo l’ex pm ha dissipato tutta la spinta al rinnovamento e ora la voglia di cambiamento rappresenta solo un pallido ricordo della sua amministrazione".

Tre rimpasti di giunta, dieci assessori sacrificati. "Speriamo che il sindaco si renda conto della condizione in cui è franata la città e riapra il confronto per riconferire dignità a una capitale qual è Napoli”.

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