Sono passati 50 anni dall'epidemia di colera che colpì Napoli nell'estate del 1973. A sentirli oggi, i racconti di medici e infermieri che affrontarono quell'emergenza fanno venire la pelle d'oca. Napoli non era quella di oggi e nemmeno la sanità lo era. Non c'era la tecnologia e la moderna concezione delle condizioni igienico-sanitarie. Le infermiere usavano i guanti da cucina e ai piedi portavano buste di plastica tenute con i lacci emostatici. 

Quell'epidemia fu affrontata e sconfitta in poche settimane grazie alla preparazione dei medici dell'Ospedale Cotugno e anche alla quinta flotta della marina militare americana che fu fondamentale nell'organizzare la vaccinazione di massa. In pochi giorni, fu necessario somministrare il vaccino a quasi un milione di persone. 

"Il 28 agosto, io ero in ferie - racconta Lucia Coco, infermiera professionale del Cotugno - Mi hanno richiamato d'urgenza perché arrivavano i primi malati. In pochi giorni l'Ospedale si riempì, ci fu un'ondata. Erano pazienti disidrati, che neanche si reggevano in piedi. Avevano crisi di diarrea e di vomito. Noi non sapevamo neanche come ripararci". 

Inizialmente si disse che la colpa era delle cozze. "Ma poi fu chiaro che il motivo era altro - precisa Franco Faella, primario emerito del Cotugno - La colpa era del sistema fognario del tutto inadeguato per la città. A confermarlo fu anche un report della marina militare americana. Ricordo la paura diffusa in città, ma alla fine i napoletani hanno risposto con ordine e disciplina e i medici hanno risposto alla grande". 

Elio Manzillo, oggi infettivologo del Cotugno, aveva 13 anni quando esplose l'epidemia. Suo padre fu uno degli eroi in camice bianco del colera: "Lo ricordo che tornava a casa con una bottiglia di disinfettante che spargeva sul pavimento prima di entrare. Lo ricordo in quarantena. Avevo paura". 

Nella giornata di oggi, in vista della ricorrenza dei cinquant'anni, il Museo delle arti sanitarie e l'Azienda ospedaliera dei Colli hanno organizzato il convegno '1973-2023, Napoli ai tempi del Colera' nella sala del Lazzaretto dell'Ospedale della Pace.