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Cronaca

Napoletani scomparsi in Messico, l'avvocato a NapoliToday: "Hanno un nome, cosa aspettano?"

L'avvocato delle famiglie Russo e Cimmino, Claudio Falleti, commenta le novità emerse dagli interrogatori ai poliziotti messicani: "Conoscono l'identità dell'uomo che ha fatto da intermediario e ha venduto i napoletani. Siamo ancora ottimisti"

Una svolta sul caso di Raffaele, Antonio e Vincenzo, scomparsi in Messico dal 31 gennaio. La novità è rappresentata dagli interrogatori dei tre poliziotti rinviati a giudizio, accusati di aver ceduto per 43 euro i napoletani a una banda criminale, probabilmente legata al cartello CJNG. "Il nome che spunta è quello di Don Angel, così viene menzionato": a NapoliToday parla Claudio Falleti, avvocato delle famiglie Russo e Cimmino, i parenti dei tre scomparsi, che da oltre quattro mesi non si danno pace. "Don Angel sarebbe un capo-piazza, probabilmente un intermediario legato comunque al cartello messicano. Le forze dell'ordine messicane dispongono di questa identità precisa da mesi, sicuramente da febbraio. Eppure non si capisce perché aspettino a intervenire. Al momento Don Angel non è nemmeno indagato", spiega Falleti. 

"Le famiglie non hanno perso la speranza, c'è ancora la possibilità di trovarli vivi e in buona salute. Però è stato perso troppo tempo, per questo vogliamo anche che il Governo appena insediatosi faccia la sua parte". Domani è in programma un incontro con il Presidente della Camera Roberto Fico, a Roma. "Chiederemo maggiore impegno, ora che il Governo si è formato. Ci sono delle piste evidenti da seguire, eppure in Messico le cose vanno troppo a rilento. Quattro mesi, in casi come questi, in uno stato come quello di Jalisco dove i numeri di dispersi sono da capogiro, valgono quattro anni. Non si può più aspettare, ora c'è bisogno di azione incisiva". Il pericolo che tra forze di polizia e la criminalità organizzata ci sia una insopprimibile connivenza è altissimo. "Il vice-capo della polizia di Jalisco, Farias Mejia, risulta disperso da mesi. Eppure era stato sentito durante le indagini preliminari. Mi chiedo: che modo di fare le indagini è, se si interroga una persona e poi la si lascia scomparire così?". 

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