Napoletani scomparsi in Messico: interviene l'Organizzazione mondiale degli avvocati
Dopo l'Onu, un'altra organizzazione mondiale si occupa del caso chiedendo maggiore attenzione
Supera i confini nazionali la vicenda dei napoletani scomparsi da più di un anno in Messico. A lanciare un appello per il loro ritrovamento è stata l'Organizzazione mondiale degli avvocati. Nelle ultime ore hanno diffuso un appello online su Facebook per riaccendere i riflettori su una vicenda che non sembra interessare a molti. Dopo l'intervento dell'Onu, che ha accolto il ricorso dei legali dei familiari, anche un'altra organizzazione si occupa del caso.
L'appello
Presieduta proprio da un avvocato messicano, Mario Flores Gonzales, ha chiesto maggiore attenzione sul caso di Raffaele Russo, Antonio Russo e Vincenzo Cimmino, scomparsi a Tecalitlàn, nello stato di Jalisco, il 31 gennaio del 2018. "L'Italia reclama giustizia per i suoi figli scomparsi in Messico". Comincia così il post di cui ha dato annuncio il rappresentante italiano nell'organizzazione mondiale, l'avvocato Claudio Falleti. L'appello è stato sottoscritto da tutti i rappresentanti dell'organizzazione.