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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Mugnano di napoli

Mugnano: ritardi nella realizzazione dello studio epidemiologico sul territorio

Annunciato ad ottobre il Protocollo d'Intesa tra ASL e Comune, ma il progetto non è ancora partito. Continui i solleciti del Consigliere Romualdo: "Dolore e delusione per l'inerzia fin qui riscontrata"

Mugnano: Protocollo d'Intesa tra Comune e Asl per la realizzazione di uno studio epidemiologico (MOSS) del territorio per verificare l'incidenza dei fattori ambientali sui casi di patologie neoplastiche. Le prime notizie di questo accordo, erano giunte nell'agosto scorso, quando l'iniziativa era stata preannunciata in Consiglio Comunale, poi, ad ottobre, una conferenza stampa ufficiale per presentare e dare il via al progetto (fatti salvi i tempi tecnici per mettere in piedi l'organizzazione, in parte comunque già predisposta).

Promotore dell'iniziativa, Il consigliere e medico Mauro Romualdo, in costante comunicazione e collaborazione con i movimenti civici del territorio. Proprio partendo 'dal basso', con l'aiuto e la partecipazione della cittadinanza attiva, il progetto avrebbe dovuto prendere vita, secondo quanto auspicato e scritto nel Protocollo da Romualdo, in accordo con ASL ed amministrazione. "Perché la spinta propulsiva, lo stimolo a scoprire la verità sulla tragica condizione che ci troviamo a vivere sui nostri territori, con l'aumento vertiginoso del tasso di mortalità per tumore, arriva proprio dal basso, dalla gente comune che ha ormai la chiara percezione che il nesso di causalità tra disastri ambientali e salute esiste e come", aveva spiegato a Napoli Today il consigliere.

Il progetto, però, stenta a partire e i ritardi cominciano ad accumularsi. E' lo stesso consigliere Romualdo che lo comunica, continuando a mandare solleciti a chi di dovere affinché lo studio sia finalmente attuato.

In una lettera datata 28 gennaio 2013 e indirizzata al Sindaco Porcelli, al Presidente del Consiglio Comunale, ai capigruppo consiliari, al Segretario Comunale e al Dirigente del primo settore, Romualdo scrive: "Chiedo ancora una volta e con ferma determinazione che vengano attivate le procedure indicate dal protocollo di intesa Comune/ASL per la realizzazione del progetto di cui sopra, particolarmente per quanto riguarda: le certificazioni richieste all’ ufficio anagrafe in merito ai cittadini deceduti per tumore; l’impiego dei finanziamenti previsti dal progetto; la maggiore sensibilizzazione dei medici di famiglia e della cittadinanza".

"Esprimo profondo dolore e la più cocente delusione - continua il consigliere - per l’inerzia fin qui riscontrata che potrebbero spingermi ad eventuali dolorosissimi passi che non vorrei affatto intraprendere. Ricordo altresì i profili civili, morali, politici e penale che potrebbero riscontrarsi in seguito ad ulteriori colposi ritardi e/o omissioni. In ultimo mi preme sottolineare, seppure con estremo rammarico, che il ritardo ha comunque già provocato un danno a parer mio incalcolabile, ovverosia ha installato nelle menti e nei cuori della cittadinanza un senso di impotenza rispetto a ciò che si dovrebbe fare ma che di sicuro non sarà fatto e di accettazione fatalistica della malattia e persino della morte per tumore, concedendo al cancro l’ arma più subdola e pericolosa, quella della disinformazione e della rinuncia a combattere. Invece bisogna gridare che la verità è un’ altra e va ristabilita, ricostruita e riaffermata con le azioni conseguenti: di cancro si può non morire ed è possibile via via contenerlo e prevenirlo adottando tutte quelle misure che la scienza medica ci suggerisce e che i media meritatamente riportano pressoché quotidianamente, a cominciare dalla salvaguardia dell’ ambiente e dalla conoscenza attiva sui territori".

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