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Cronaca Mugnano di napoli

Mugnano: "Il Torricello", a passeggio tra storia e cultura dimenticate

L'Archivio Storico Neapel partecipa ad un incontro promosso dal radioamatore Giovanni Iacono insieme a Davide Fabris. "Un mausoleo di epoca romana, sotto il vincolo della Sopraintendenza, oggi ridotto a rudere"

Mugnano: una mattina a passeggio tra storia, arte e cultura dimenticate. Un incontro per riscoprire "Il Torricello", un tempo mausoleo romano, oggi ridotto a rudere.

"Dominica mattina l’Archivio Storico Neapel - spiega il restauratore d'arte Francesco Troncone - ha partecipato a una riunione organizzativa e conoscitiva della Masseria denominata “Il Torricello” in località Mugnano di Napoli proposta dal radioamatore IZ8XJJ Giovanni Iacono insieme a Davide Fabris, in occasione della nuova referenza DCI-NA171 Masseria Fortificata di Torricelli a Mugnano di Napoli assegnata dall'Official Coordinators of WCA Award (World Castles Award) for Italy per il Diploma Castelli d'Italia, che vede la contrada “Il Torricello” luogo di riconoscimento internazionale nelle comunicazioni radio amatoriali mondiali".

"Siamo rimasti completamente ammaliati da tale bellezza storica - continua Troncone -, forse perché per scorgerla, abbiamo dovuto camminare tra fango e sporcizia condita da sacchetti di spazzatura ogni tanto. Sembrava come aver visto un fiore in un mare di letame. Può sembrare pesante come affermazione ma basterà vedere le foto per capire il nostro stato d’animo. Una striscia di terra che delimita il confine comunale … A sinistra Mugnano di Napoli, a destra il comune di Napoli. Una strada fra le più antiche del nostro Paese, non asfaltata, ridotta a mulattiera è invece uno dei siti più ricchi dell’Archeologia Mugnanese. In questa zona nel passato, sono stati ritrovati tanti oggetti storici ma tanti son anche quelli che furono venduti dai tombaroli.

La storia e le condizioni attuali: "Essendo “Il Torricello” un mausoleo di epoca romana-imperiale databile intorno al I° secolo d.C. sotto il vincolo della Soprintendenza dei beni storici e di proprietà della Curia, auspicavamo che un giorno avremmo visto opere di rivalutazione di tale monumento. Purtroppo questo non è successo. Anzi la facciata esterna posta sotto l’ipogeo è franata per incuria e per mancanza di manutenzione adeguata. Ora il tutto sembra ridotto a un rudere, in attesa che acqua e vento la faccia sgretolare e farla sparire dalla storia per sempre. Dobbiamo però ricordarci una cosa: questo monumento, ora diventato un rudere, è sopravvissuto a Imperatori Romani, Saraceni e Longobardi, Normanni, a Federico II, a Carlo D’Angiò, Alfonso d’Aragona, alla rivolta di Masaniello, Carlo di Borbone, Napoleone e Murat, Ferdinando e Francesco, Garibaldi e Vittorio Emanuele, Mussolini e Hitler. Sicuramente ne ha percorso di strada il nostro mausoleo nel tempo … dispiacerà scrivere in questa lista il nome del responsabile che con le sue scelte e le sue dimenticanze nel non avrà avuto cura di riparare e salvaguardare un tesoro del nostro paese. Infine vorremmo ricordare lo stato della Chiesetta di S. Maria, di proprietà privata e già più volte depredata e abbandonata. Ora giace in attesa che lo scorrere del tempo le rende giustizia e ritorni al suo antico splendore. Per ora naviga (non è una licenza poetica, è la realtà) in un mare di cassette di legno.
 
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