Golfo di Napoli: in tre anni la temperatura aumentata di tre gradi
La temperatura media dei primi 20 metri del mare del Golfo di Napoli è aumentata di tre gradi e mezzo negli ultimi tre anni, passando da 24 gradi a 27 gradi e mezzo. L’aumento della temperatura è una delle concause della presenza di mucillagini
Redazione
03 settembre 2009 09:57
"La temperatura media dei primi 20 metri del mare del Golfo di Napoli è aumentata di tre gradi e mezzo negli ultimi tre anni, passando da 24 gradi a 27 gradi e mezzo”.
E’ questo il dato di sintesi emerso nel corso della riunione convocata dall’Assessore all’Ambiente della Regione Campania, Walter Ganapini, e alla quale hanno preso parte il professor Giuseppe Chiaudani, idrobiologo di fama internazionale già protagonista della soluzione del problema delle mucillagini nel mar Adriatico, e il professor Vincenzo Saggiomo, coordinatore dall’area Gestione Ambiente ed Ecologia costiera della stazione zoologica della Anton Dohrn, che ha illustrato i risultati delle sue ricerche in materia dal 1984 ad oggi, fornendo un quadro storico di riferimento e il Dirigente della Protezione civile, ing. Bruno Orrico.
Ha dichiarato il professor Saggiomo: “La temperatura media di ieri nella fascia compresa nei primi tredici metri di profondità marina è stata addirittura di 28 gradi. 27 gradi e mezzo, invece, è la temperatura media nei primi 20 metri. Per quanto riguarda le modalità di analisi, si tratta di prelievi costanti eseguiti a due miglia dalla costa partenopea nel tratto centrale tra Castel dell’Ovo e Mergellina”.
Ha quindi spiegato il professor Chiaudani: “Sicuramente l’aumento della temperatura è una delle concause che possono determinare la presenza di mucillagini nel golfo di Napoli. Con queste temperature viene tutto a galla e non si verifica il rimescolamento delle acque. Con tre gradi di aumento della temperatura – ha evidenziato l’esperto - le alghe aumentano di un terzo la capacità di produzione di sostanza organica extracellulare che sono di difficile e lenta biodegradazione”.
Dal 2004 al 2007 la temperatura delle acque marine fino a venti metri di profondità è stata sempre compresa tra i 24 e i 25 gradi.
E’ questo il dato di sintesi emerso nel corso della riunione convocata dall’Assessore all’Ambiente della Regione Campania, Walter Ganapini, e alla quale hanno preso parte il professor Giuseppe Chiaudani, idrobiologo di fama internazionale già protagonista della soluzione del problema delle mucillagini nel mar Adriatico, e il professor Vincenzo Saggiomo, coordinatore dall’area Gestione Ambiente ed Ecologia costiera della stazione zoologica della Anton Dohrn, che ha illustrato i risultati delle sue ricerche in materia dal 1984 ad oggi, fornendo un quadro storico di riferimento e il Dirigente della Protezione civile, ing. Bruno Orrico.
Ha dichiarato il professor Saggiomo: “La temperatura media di ieri nella fascia compresa nei primi tredici metri di profondità marina è stata addirittura di 28 gradi. 27 gradi e mezzo, invece, è la temperatura media nei primi 20 metri. Per quanto riguarda le modalità di analisi, si tratta di prelievi costanti eseguiti a due miglia dalla costa partenopea nel tratto centrale tra Castel dell’Ovo e Mergellina”.
Ha quindi spiegato il professor Chiaudani: “Sicuramente l’aumento della temperatura è una delle concause che possono determinare la presenza di mucillagini nel golfo di Napoli. Con queste temperature viene tutto a galla e non si verifica il rimescolamento delle acque. Con tre gradi di aumento della temperatura – ha evidenziato l’esperto - le alghe aumentano di un terzo la capacità di produzione di sostanza organica extracellulare che sono di difficile e lenta biodegradazione”.
Dal 2004 al 2007 la temperatura delle acque marine fino a venti metri di profondità è stata sempre compresa tra i 24 e i 25 gradi.
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03 settembre 2009 09:57
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