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Cronaca Monte di procida

Bagnanti in fuga per la mucillagine, i sindaci lanciano l'sos

Il direttore provinciale dell'Arpac: "Abnorme fioritura di fitoplancton e zooplancton. Le chiazze comparse nel nostro mare sono costituite da aggregati di escrezioni di microalghe che si formano con le alte temperature"

Una situazione indecente. Tratti di mare del tutto invasi dalla mucillagine. Parla di emergenza ambientale il sindaco di Monte di Procida, Francesco Paolo Iannuzzi, che lancia un Sos e chiede opere radicali per l'impianto di Cuma. "La Regione Campania deve finanziare interventi per la ristrutturazione del depuratore, i Comuni non hanno le risorse sufficienti e la tutela della risorsa mare non è esclusivamente una nostra competenza. Abbiamo firmato con gli altri Comuni flegrei un protocollo d’intesa per un piano che preveda la realizzazione di una condotta sottomarina, il rifacimento delle reti fognarie e la riqualificazione del depuratore. Ad oggi nulla è stato fatto. Ed ecco esplodere le conseguenze".

Ermanno Schiano, sindaco di Bacoli, attende i risultati ufficiali dell’Arpac prima di adottare qualunque iniziativa. La situazione in ogni caso è grave. L'emergenza tocca anche Procida e Ischia. Come spiega Patrizia Capuano del Mattino, il Comune di Barano si è dotato di uno spazzamare per ripulire lo specchio acqueo. A Procida scie di mucillagine sono comparse tra Punta Pioppeto e l’isolotto di Vivara. Anche qui il Comune in sinergia con la guardia costiera sta controllando l’evolversi del fenomeno che, se non arginato, rischia di mettere in ginocchio il settore turistico. Centinaia i bagnanti che ieri hanno rinunciato alla domenica di mare.

Il segretario di Assobalneari Campania, Clemente Cammarota, ha fatto sapere: "Pur precisando che la mucillagine e l’eutrofizzazione delle alghe sono fenomeni naturali, quanto è accaduto l’altra mattina nel depuratore di Cuma è molto grave. I balneari chiedono alle istituzioni che questi problemi siano discussi e affrontati in periodi diversi da quello estivo, programmando la tutela dell’ambiente con un regolare funzionamento degli impianti. È un diritto avere acque marine pulite. Non è da paese civile non poter contare su una corretta depurazione". Intanto il direttore provinciale dell’Arpac Nicola Adamo, parla di abnorme fioritura di fitoplancton e zooplancton. "Le chiazze comparse nel nostro mare sono costituite da aggregati di escrezioni di microalghe che si formano con le alte temperature".

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