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Movida selvaggia, i cittadini esasperati presentano un manifesto: "Siamo sotto ricatto" (VIDEO)

Per contrastare ancora più efficacemente la "movida selvaggia" di alcune zone della città (via Coroglio, piazza Bellini, Chiaia) i comitati civici di diversi quartieri si sono riuniti per dare vita a un "Manifesto" per la quiete pubblica, sottoscritto anche da diverse associazioni di categoria. "Non si tratta di essere contro il divertimento a prescindere", sottolinea il professor Eugenio Mazzarella, ordinario di Filosofia alla Federico II e firmatario del manifesto, presentato oggi all'Hotel Bellini. "Noi avvertiamo chiaramente il peso della mancata amministrazione del territorio da parte del sindaco e dei suoi assessori. Con queste liberalizzazioni indiscriminate noi cittadini siamo sotto ricatto: ci chiedono 'preferite un'economia stagnante o la tranquillità dei cittadini?'. In una città civile questi ricatti non possono esistere". 

"Basterebbe emanare delle regole e controllare: ad esempio, mi sembra logico, in una strada lunga venti metri non possono coesistere venti discoteche o baretti. Eppure a Napoli è così", spiega Gennaro Esposito del Comitato Quiete Pubblica. "Ne va della tranquillità e della salute psico-fisica di chi in quelle zone vive, e che magari ogni giorno deve alzarsi presto per lavorare. Chiediamo che la nostra salute sia messa quantomeno sullo stesso piano di chi commercia e deve guadagnare fino a notte inoltrata". 

 

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