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Cronaca

Pulizia dei fondali al Molosiglio: "Recuperato un motorino"

L'operazione, lunga 3 ore, ha portato alla luce una quantità enorme di materiale inquinante: numerosi pneumatici, reti metalliche, bottiglie di vetro, un motore di barca

Si è svolta ieri al Porto Molosiglio di Napoli la pulizia dei fondali promossa ed eseguita dal Centro Subacqueo Sant’Erasmo, l’associazione FondaliCampania e Cooperativa Sociale Sepofà. L’evento - che rientra nella rassegna del Comune di Napoli “Un mare di opportunità” - è stato realizzato in collaborazione con l’Assessorato alla Qualità della Vita e Pari Opportunità, Lega Navale e Circolo Canottieri di Napoli.

La pulizia dei fondali è durata circa 3 ore e ha portato alla luce una quantità enorme di materiale inquinante: numerosi pneumatici, reti metalliche, bottiglie di vetro, un motore di barca e soprattutto un motorino. Una quantità di materiale tale da riempire un furgone dell’ASIA intervenuto sul posto a supporto dell’operazione.

Avvistata inoltre una barca di difficile recupero con in mezzi a disposizione che verrà rimossa nei prossimi giorni. Come ha fatto sapere Gaetano Gallo, delegato Centro Subacqueo Sant’Erasmo: “Lo specchio d’acqua è stato diviso in 4 zone, in cui si è calato un gruppo composto da 24 sub - supportati da 30 operatori di terra - utilizzando con base di appoggio la Lega Navale. Purtroppo il risultato di questa pulizia non ci sorprende. Abbiamo trovato di tutto, asse di pneumatici, motori, scafi, e un motorino.”

“Quello che abbiamo trovato è inquietante – ha sottolineato Pasquale de Vito, Fondali Campania - La pulizia dei fondali non è la soluzione al problema, ma bisogna puntare anche al controllo delle aree marine, affinché si affronti la questioni a priori”.

Per Deborah Divertito della Cooperativa Sociale Sepofà, "è importante che escano fuori dal punto di vista comunicativo per dare un segnale forte ai cittadini di Napoli che il mare è una risorsa per tutti noi. Se amiamo Napoli dobbiamo dimostrarlo proprio partendo dal mare e dai gesti quotidiani”.

"Le pulizie dei fondali servono anche a sensibilizzare nei confronti della tutela del mare. Speriamo che in futuro non ci sia più bisogno di eventi del genere”, ha concluso Alessandrò Minò, tenente di vascello del secondo nucleo della Guardia Costiera di Napoli che ha collaborato nelle operazioni di recupero.

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