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Cronaca Piano di sorrento

Morto di Coronavirus: dieci indagati per omicidio colposo

La procura di Torre Annunziata ha disposto la riesumazione della salma di Luigi Starita, morto a Piano di Sorrento a fine marzo

I familiari denunciarono ritardi nel diagnosticare il Coronavirus a un loro caro e adesso è partita ufficialmente l'inchiesta. Protagonista è la procura di Torre Annunziata che ha deciso di compiere un atto mai firmato prima in Campania: la riesumazione della salma di una persona morta e positiva al Covid. Si tratta della salma di Luigi Starita, 75enne di Piano di Sorrento, morto a causa del virus lo scorso 30 marzo. Il sostituto Barba e il procuratore Fragliasso hanno firmato il provvedimento per la realizzazione dell'autopsia sul colpo della vittima.

L'accusa di omicidio colposo

Secondo i magistrati oplontini si potrebbe essere configurato l'ipotesi di reato di omicidio colposo. I giudici hanno inviato l'avviso di garanzia, per realizzare l'esame autoptico, a dieci persone che risultano indagate a vario titolo per questo reato. Il caso emerse durante il periodo più duro dell'emergenza quando la famiglia denunciò sulle colonne de “Il Mattino” i ritardi nella cura del proprio familiare.

In particolare, secondo i denuncianti, l'intero nucleo familiare presentava i sintomi del Coronavirus ma venne impiegato diverso tempo per la realizzazione dei tamponi e la diagnosi della malattia di cui è risultato affetto la vittima. Starà ai tecnici delegati dalla procura di Torre Annunziata stabilire se Starita sia morto esclusivamente per gli effetti del virus e se si poteva evitare la sua dipartita con un intervento più tempestivo.

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